Giunti alla 24esima, a meno 14 dalla destinazione finale - ma forse tutto si compirà già molto prima - mi sembra giunto il momento di cominciare a togliermi qualche sassolino dalle scarpe. Altri - siatene certi - ne verranno.
Dopo la sconfitta del Napoli contro l'Inter a Milano, unica e sola di questo campionato straordinario, la squadra partenopea ha collezionato 8 vittorie di fila, segnando 21 gol e incassandone solo 2. Il risultato è stato pertanto esattamente opposto a quanto da tutti atteso (e in parte pronosticato) prima, durante e dopo il mondiale in Qatar. Salvo poi negarlo nei 50 giorni che a quella sconfitta sono seguiti.
Ma meglio di gufi, detrattori e invidiosi hanno fatto una telecronista di Dazn e il suo sodale, un ex calciatore, belloccio e linguacciuto, diventato opinionista universale, essendo presente mattina, pomeriggio e sera in tutte le televisioni nazionali e private, disinvoltamente a discettare di squadre militanti dalla serie A fino ai più remoti tornei parrocchiali.
Il magico duo ha prodotto la seguente teoria. Gli azzurri sarebbero stati addirittura avvantaggiati dal mondiale, in quanto quei pochi di loro che quel torneo lo avevano giocato ne erano anche subito usciti. Conseguenza di una tale straordinaria intuizione era che quel manipolo di calciatori aveva fatto ritorno a Castelvolturno più fresco e riposato di prima. Restava sottinteso che a Inter, Milan e Juventus (che intanto si gode a metà classifica il suo personale karakiri) era capitato rigorosamente il contrario.
Esterrefatto da tanta faccia tosta, ma felice per il percorso luminoso e (finalmente) senza tentennamenti della mia squadra del cuore, non mi restava che guardare al futuro, non prima però di essermi tolto qualche altra piccola soddisfazione (leggasi sassolino). Il mediocre arbitro Giovanni Ayroldi da Molfetta ha giustamente espulso Mario Rui per un calcetto di reazione a un fallo brutto e cattivo di Caputo (che non ha preso neanche il giallo), salvo poi disinteressarsi di una gomitata assassina rifilata volontariamente a Osimhen in pieno volto.
Infine (per ora), a Francesco Marolda, giornalista apolide che continua a prendersela con Kim Min-jae che ritiene responsabile di almeno la metà dei (pochi) gol incassati dal Napoli, regalerò un bel pallottoliere per contare quelle decine - un paio anche a Empoli - che ha sontuosamente salvato.