Il Napoli in vetta e il nero lutto dei cantores tramutati in prèfiche

C'è chi strappa promesse in diretta tv: "Batterai il Napoli? Lo prometti al campionato?"

il napoli in vetta e il nero lutto dei cantores tramutati in prefiche
Napoli.  

Da cantores a prefiche è un attimo, ahinoi. Impossibile l'ode alla conformazione dell'alluce di Ronaldo, trasportato verso altri lidi...nel farlo, per giunta, gli stessi alluci oltre al resto della ex divina pianta del piede, hanno strusciato il suolo nel gesto tipico e sdegnoso di lanciar terra alle spalle. Dunque proprio no.
Fosse solo questo, sciagura delle sciagure in vetta alla classifica proprio quelli lì...a 13 punti di vantaggio. Che il meccanismo della negazione funziona pure, ma mica sempre? E allora? E allora tra un tribulo e un vocero piazzarci un messaggio di speranza, magari chiedendo l'intercessione del deus ex machina di turno.

Nel ruolo della prefica Marocchi, in quello di deus ex machina Dionisi, ed ecco a strappare addirittura la promessa al mister del Sassuolo: “Ce lo prometti che batti il Napoli alla prossima? Te lo chiede il campionato!” che è un po' il “Ce lo chiede l'Europa” che spesso in altri ambiti ben medo ludici ha assunto la stessa consistenza.

Che è faticoso star lì a vestire il nero lutto che Spalletti e i suoi hanno fatto calare su buona parte di un'Italia pallonara (in particolare mediatica) che il buon Luciano si trasforma in Odoacre alla guida di un'orda barbarica. Magari si potrebbe sperare che Luciano abbia la stessa magnanimità del re degli Eruli a Ravenna, ma ad ora è sempre meglio sperare in un balurardo che fermi l'orda.
E allora al caro Dionisi lo chiede il campionato, l'Europa, le furono vestali del sacro tempio, i direttori che commissionavano servizi e articolesse sulla natura divina del 35enne Cristiano Ronaldo dono del cielo all'italica pelota (dove “dono del cielo” diventa pure voce iscritta a bilancio, a quanto pare), opinionisti che certificano cali imminenti: lo chiedono tutti.
Lo chiede il Sassuolo che vieta magliette e sciarpe del Napoli in vista del big match di domenica l'altra e nell'euforia dell'imminente incasso derivante dalla cessione di Locatelli dopo soli due anni: ad onor del vero però va detto che è prassi della società neroverde vietare vessilli altrui. E stavolta glielo chiede l'Europa, il campionato...e Marocchi.