L'obiettivo dichiarato della scorsa estate, il ritorno in Champions League, è a un passo. A quattro gare dal termine, il Napoli ha un vantaggio di 9 punti sulla Roma, quinta in classifica. Potrebbero essere 8 in caso di vittoria della Fiorentina sull'Udinese nel recupero di campionato in programma domani, ma è comunque margine rassicurante alla vigilia degli ultimi quattro appuntamenti in calendario.
Resta, però, nell'ambiente azzurro la sensazione di aver sprecato l'ulteriore occasione Scudetto. In casa Napoli parte una fase nuova con una versione più dolce del ritiro forse immaginato nell'immediato dopo Empoli-Napoli. Nella mattinata di ieri, dopo l'annuncio societario e la precisazione della scelta da parte dello staff tecnico, il club ha sottolineato gli aspetti cruciali della decisione assunta. Non cambierà il piano settimanale per aspetti individuali e di squadra, ma ci saranno "incontri serali a cena per aprirsi maggiormente su eventuali criticità, problematiche, incomprensioni, qualità di gioco, tutto per massimizzare l’eccellente qualità dei nostri calciatori dimostrata nella prima parte della stagione".
Di fatto, è chiara l'analisi interna con l'obiettivo di capire cosa è mancato nel tentativo di conquistare il tricolore o almeno di vivere le ultime giornate di campionato in scia delle milanesi e non con lo sguardo rivolto alle spalle, con la Juventus quarta e ora -1 dopo la vittoria contro il Sassuolo a Reggio Emilia. Il posto Champions, obiettivo estivo, non basta più. Occorre un passo significativo per la ripartenza nell'aria di restyling nella rosa, di uscita di diversi big per fine contratto o cessione e nello scenario si inserisce anche la scelta tecnica. La posizione di Luciano Spalletti non è più salda e spuntano già rumors in chiave panchina. Troppo presto per tutto, ma è stato lo stesso allenatore a parlare di valutazioni che saranno fatte poche ore dopo la fine della stagione.