Paralimpiadi. La nuova sfida di "Peppiniello Di Capua"

Affiancò gli Abbagnale nelle vittorie olimpiche, ora prenderà parte ai giochi paralimpici di Rio

Castellammare di Stabia.  

La sua è una storia che attraversa due secoli olimpici. Dalle avventure con i fratelli Abbagnale da Los Angeles 1984 a Barcellona 1992, fino alle prossime Paralimpiadi di Rio de Janeiro. Giuseppe di Capua, da tutti conosciuto come Peppiniello, era il timoniere dei fratelloni che vinsero due medaglie d'oro tra Los Angeles e Seul e un argento a Barcellona. E' entrato con quelle imprese nella storia del canottaggio e dello sport mondiale e ora ci riprova nella categoria dedicata ai disabili. "Ho preso parte a quattro edizioni dei Giochi Olimpici – ha raccontato prima dela partenza - e posso dire che non c'è nessuna differenza tra atleti olimpici e paralimpici, per me sono tutti uguali. Nel momento in cui sono entrato in questo mondo non ho visto nessuna diversità lo stesso metodo che utilizzavo con i fratelli Abbagnale oggi lo uso con gli atleti paralimpici". Una scelta particolare la sua che ha deciso di rimettersi in gioco salendo ancora in barca. E chissà che emozione per i canottieri avere a bordo chi ha guidato gli Abbagnale ai successi che ancora oggi abbiamo tutti negli occhi. "Anche se abbiamo ottenuto ottimi piazzamenti negli ultimi tempi, le Paralimpiadi rappresentano una gara molto particolare e diversa rispetto a un Mondiale io ho dato qualcosa a questi ragazzi ma onestamente da loro ho ricevuto più di quello che ho dato". Parole al miele dette da un grande vecchio del canottaggio italiano che a Rio de Janeiro proverà a scrivere un altro pezzo di storia insieme ai suoi nuovi compagni d'avventura.