La Covisod ha escluso la storica squadra Campana dalla prossima serie D. La principale realtà sportiva dell'Isola D'Ischia è scomparsa per la seconda volta dopo l'esclusione del 1998. I 30.000 euro richiesti per salvare la squadra non sono stati trovati, adesso è il momento di chiedersi il perchè e trovare anche i colpevoli, persone che avrebbero potuto dare una mano a una realtà così importante e invece hanno preferito vederla “morire” nel silenzio. Un fatto strano se si pensa che si tratta dell'espressione sportiva di un'isola tra le più conosciute al mondo con un movimento imprenditoriale anche abbastanza importante. E invece non c'è stata quella rincorsa al salvataggio di una realtà che ripiomba nel baratro dopo il 1998.
“Sono cresciuto pensando di giocare 20 anni nell'ischia – inizia Buonocore, una delle bandiere del glorioso Ischia - da piccolino sognavo questo, poi sono cresciuto e sono andato in giro portando sempre nel mio cuore i colori, oggi siamo di nuovo scomparsi ma questa volta sarà dura ritornare. Ai ragazzi di Ischia che vogliono giocare a calcio dico di andare via dall'isola, imparate a soffrire lo stare lontani da casa vi fa uomini e vi dà l'opportunità di vedere le cose in maniera diversa ma non dimenticate mai l'isola perché non c'è posto più bello".
Tanto dispiacere per un'altra bandiera isolana, Ricci.
"Sono pienamente dispiaciuto, Ischia Calcio e i suoi tifosi andavano rispettati e non circondati da persone false e incapaci, sono orgoglioso di aver indossato questa maglia e questi colori, e di aver conosciuto gente meravigliosa, Ricci Ricci gol vi porta sempre nel suo cuore”.
Redazione