Manca ancora la comunicazione ufficiale da parte della Lega Nazionale Dilettanti, quella che potrà sancire la salvezza o no di ogni singola società ritenuta inadempiente all'atto del completamento dell'iscrizione in Serie D. ma qualche indiscrezione comincia già a circolare e riguarda l'Ischia. Gli isolani erano alla disperata ricerca di una cifra utile alla permanenza in categoria, un azionariato popolare che avrebbe dovuto garantire una cifra cospicua in pochissimo tempo, circa ventiquattro ore. Il lavoro è stato intenso, la volontà di salvare la gloriosa società campana era grande, ma lo sforzo non avrebbe (il condizionale è più che obbligato) portato all'esito sperato. La Covisod avrebbe escluso l'Ischia per irregolarità nei pagamenti dell'iscrizione avvenuta in ritardo. Manca solo l'ufficialità, ma il rischio è grande. La società isolana, che ha la matricola del vecchio Ac Forio, come accaduto nel lontano 1998, rischia di sparire dal calcio dilettantistico campano e sarebbe un colpo importante per una realtà che ha già vissuto un'annata difficile e che potrebbe sparire nel peggiore dei modi. Una sorta di corso e ricorso storico, forse il peggiore possibile per chi si è impegnato tanto per mantenere il pallone in questa isola, da sempre catino di passione e competenza.
Redazione