L'avventura di Raul Brancaccio nell'ATP Challenger 125 di Napoli è terminata con la sconfitta contro Pierre-Hugues Herbert: 3-6, 7-5, 6-0 con la rimonta del transalpino e dopo il match il tennista corallino ha pubblicato sui canali ufficiali social un lungo post in cui ha attaccato il pubblico presente sugli spalti facendo riferimento esplicito al tifo contro subito nel corso dei set.
Il lungo post tennista corallino sui social
"Ho bisogno di scrivere ciò che penso, so che molte volte il silenzio parla più di mille parole, ma in questi casi bisogna proprio parlare. Prima di tutto, volevo ringraziare il direttore del Challenger di Napoli, Alessandro Motti, per avermi dato la possibilità di poter giocare questo bellissimo torneo che seguivo già da quando ero piccolo. Grazie per aver avuto fiducia in me e spero averla ripagata in modo degno.
Dunque volevo dedicare questo post a tutte quelle persone che ieri facevano il tifo, quasi da stadio, contro di me. Gente ignorante, inutile e vergognosa che rovina uno sport così bello solo per vincere scommesse e bollette. Richiamo un esame di coscienza a tutti voi, per il bene dello sport e per il rispetto a tutti i giocatori che offrono uno spettacolo degno di applausi.
Sono nato a Torre del Greco e sono fiero di essere corallino, nato e cresciuto in questa zona e ho sempre cercato di portare il nome di Napoli più in alto possibile. Ma perdonatemi che vi dica che sono contento di non viverci più, perché siete l’esempio di un popolo ignorante. Un torneo così importante a Napoli e tifare contro l’unico napoletano in gara è veramente vergognoso.
Sono molto deluso da voi, ma in parte vi ringrazio per permettermi di fare rumore dopo quello successo ieri. Vi ringrazio perché grazie a voi ci siamo fatti riconoscere e per l’ennesima volta abbiamo fatto una figura di... Cambiate, per il vostro bene, ma se la prossima volta continuerete a tifarmi contro, fatelo più forte, perché più lo farete più ne uscirò forte Io continuo a inseguire i miei sogni
Grazie a tutti gli amici e alla mia famiglia che era lì per incoraggiarmi in questi momenti difficili, grazie per avermi supportato in ogni momento, grazie per essere sempre lì, Raúl".
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