E’ stato Thomas De Gendt ad arrivare a braccia alzate sul suggestivo e incantevole traguardo di via Caracciolo. L’ottava tappa del Giro d’Italia, la Napoli-Napoli di 153 km, parla belga con uno sprint regale dell’atleta della Lotto Soudal. Decisiva la fuga con Gabburo, Arcas, e il compagno Vanhoucke, dopo aver sorpreso van der Poel e l’eritreo Girmay che erano tra i grandi favoriti.
Dopo aver quasi raggiunto i 40’’ di margine sugli inseguitori, con il gruppo ad oltre 2’30’’, i quattro al comando si sono rilassati. Arcas ha cominciato a saltare i cambi, qualche pedalata in meno l’ha fatta anche Gabburo che conoscendo la superiorità in volata del belga ha provato a salvare la gamba.
Negli ultimi km van der Poel e Girmay si sono avvicinati, sono giusti fino a 10’’ ma alla fine si sono dovuti rialzare. A giocarsi la tappa sono stati in quattro con Vanhoucke che ha tirato la volata a De Gendt che ha superato senza troppe difficoltà Gabburo trionfando meritatamente. Seconda piazza per l’azzurro, terzo Arcas, quarto l’altro atleta della Lotto Soudal.
Nel gruppo dei big, Lopez è stato bravo a contenere un attacco di Lennard Kämna, conservando la maglia rosa. Lo spagnolo può pensare a domani quando si ripartirà da Isernia per arrivare sulla durissima salita del Blockhaus dopo 191 km di corsa.
Per Napoli l’ottava tappa è stato un successo assoluto di pubblico. Una lunga macchia rosa che ha emozionato i presenti e regalato agli oltre duecento paesi collegati in diretta televisiva, una cartolina mozzafiato. Napoli e la Campania hanno messo in mostra le bellezze paesaggistiche e i propri prodotti. La foto di Lopez che mangia un pezzo di pizza margherita prima della partenza da Piazza Plebiscito ha già fatto il giro del Mondo.
Presentazione ottava Tappa Napoli-Napoli di 153 km
Piazza Plebiscito accoglie la carovana rosa con un abbraccio caloroso ed emozionante. Una grande festa dello sport per una Napoli che ha indossato il vestito più bello in un sabato che profuma già d’estate. C'è da festeggiare e sponsorizzare anche Procida che è la capitale della cultura nel 2022. Nessuna occasione migliore dalla corsa ciclistica più amata dagli italiani che viene trasmesso in circa 200 paesi al mondo.
Partenza alle 13:36, grandi applausi per la maglia rosa Lopez ma soprattutto per Vincenzo Nibali, che da qualche giorno ha annunciato il ritiro a fine stagione. Al via in prima fila, dopo aver mangiato un bel pezzo di pizza margherita, il leader della generale Juan Pedro Lopez Perez (Trek-Segafredo), la maglia ciclamino Arnaud Démare (Groupama-FDJ), il primo nella classifica degli scalatori la maglia azzurra Koen Bouwman (Jumbo-Visma) e la maglia bianca Mauri Vansevenant (Quick-Step Alpha Vinyl Team).
Da Piazza Plebiscito al lungo mare di via Caracciolo: una tappa di 153 km che si annuncia ricca di sorprese. Sono 2130 i metri dislivello. Non male per una frazione costiera. Dopo 37 km i girini sono attesi dal primo sprint intermedio a Lago Patria. Poi il gruppo affronterà il circuito con quattro passaggi a Monte di Procida e a Lago Lucrino dove c’è uno strappo con punte del 14%. Occasione ghiotta per andare in fuga se il gruppo sarà ancora compatto, oppure scremare ancora di più il plotone dei fuggitivi. I big? Non sarà una giornata tranquilla. Bisognerà stare nelle posizioni migliori soprattutto sugli strappi. Le strade sono strette e l’imprevisto è dietro l’angolo. Chi riuscirà ad arrivare per primo in via Caracciolo? Le ipotesi sono tante. C’è quella della fuga ma potrebbe terminare addirittura con un volatone sul rettilineo di 900 metri sul lungomare, sempre se i velocisti non si saranno già staccati. Sarà uno spettacolo tutto da gustare.
