Per la seconda volta nella storia, per la seconda volta consecutiva, l'Italia non prenderà parte a un Mondiale. A Palermo gli azzurri sono stati eliminati dai playoff per Qatar 2022 dalla Macedonia del Nord. Doccia gelata al 92', ironia della sorte, con un gol dell'ex rosanero Trajkovski.
E così, salvo colpi di scena, la carriera di Insigne si concluderà con appena 30 minuti giocati nella competizione più prestigiosa ed ambita da qualsiasi calciatore: solo mezz'ora contro il Costa Rica nel 2014. Nel day after della disfatta, il capitano del Napoli è tra i più bersagliati dalle critiche per la deludente prestazione offerta a coronamento di una stagione finora da dimenticare pure con la maglia della sua squadra del cuore, che si appresta a svestire per partire alla volta del Canada dove, da luglio, inizierà la milionaria avventura con il Toronto: allo stato attuale il bilancio in campionato è di un solo gol su azione, contro la Lazio, un mese fa.
L'addio potrebbe essere, inoltre, doppio. A giugno Insigne compirà 31 anni, ha ancora tanto da poter dare, ma l'inevitabile rifondazione a cui andrà incontro la selezione tricolore non dovrebbe risparmiarlo con la fine anticipata dall'esperienza con l'Italia, ancor prima che per motivi anagrafici in ottica Mondiali del 2026 quando di anni ne avrà 35. La fine di un'epoca, in maniera totale, non solo per quanto riguarda l'esperienza con un club italiano. Dal tiraggiro da stropicciarsi gli occhi con il Belgio, come in un sogno, all'incubo sportivo. L'uscita di scena Insigne può rivelarsi mesta oltre ogni aspettativa.