Carlo Silipo sognava un esordio diverso. La pandemia però ha complicato le cose. Il Setterosa è rimasto fermo per un anno e solo ieri, in Russia, il tecnico napoletano ha potuto guidare la squadra nel primo match ufficiale. Sfida subito contro un avversario importante come la squadra russa che in acqua ha dimostrato di essere superiore all’Italia soprattutto dal punto di vista fisico imponendosi per 11-5.
A Ruza è andata in scena una partita che servirà molto al tecnico partenopeo per correggere errori e mentalità. Squadra combattiva nel primo periodo, spenta e fallosa nella fase centrale del match in cui ha subito un parziale di 5-0, e soprattutto imprecisa nella fase di possesso in superiorità numerica.
A livello internazionale ogni errore si paga a caro prezzo così come sono state pagate le controfughe concesse. Il prossimo impegno sarà tra un mese contro la Spagna e Silipo in quell’occasione vorrà vedere una squadra più solida. Il tempo per lavorare è tanto ma qualcosa di buono in Russia si è visto. “E' stata una partita difficile” ha spiegato il CT, “ma lo sapevamo già alla vigilia. Soffriamo molto il gioco fisico e le ripartenze. Qualcosa di buono si è visto, ma bisogna fare molto di più per mantenere un certo grado di competitività. Stiamo lavorando intensamente per aumentare il livello di gioco della squadra".
Il lavoro è mirato ai grandi eventi e in particolare al tragitto che dovrà portare il Setterosa alla qualificazione a Parigi 2024. Silipo di Giochi Olimpici se ne intende, col Settebello ha partecipato alla conquista dell’oro nel 1992 a Barcellona e al bronzo di Atlanta nel ‘96, sa bene cosa serve per essere competitivi a livello internazionale, dovrà avere il tempo di portare avanti il suo progetto tattico e anche riceve una mano dal campionato con qualche giovane talento da poter inserire in una squadra che per tradizione deve sempre essere protagonista.