Ginnastica, Maresca racconta la sua impresa iridata: "Abbiamo emozionato tutti"

Il ginnasta di Castellammare di Stabia ripercorre la sua incredibile stagione.

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Castellammare di Stabia.  

Il Giappone era nel destino di Salvatore Maresca, ginnasta di Castellammare di Stabia. Sognava di essere alle Olimpiadi ma sapeva già dal 2020 che per lui le porte di Tokyo sarebbero rimaste chiuse. Il campano non aveva ancora fatto il salto di qualità quello che invece lo ha portato nel gotha della ginnastica mondiale in questo straordinario 2021. In primavera era arrivata la medaglia di bronzo agli Europei di Basilea in Svizzera, a Kitakyushu è arrivato ancora un bronzo ma questa volta ad un Mondiale. Quel Giappone che era il sogno olimpico non realizzato, si è trasformato in terra di conquista per Maresca, che dopo aver assaporato e realizzato la sua impresa, si è lasciato andare ripercorrendo attraverso un lungo posto sui propri canali social la sua incredibile stagione.   

“All’inizio di quest’anno ero un ginnasta mediocre, in molti dicevano che avevo delle potenzialità ma sinceramente non ci ho mai creduto. Il 1° febbraio dopo una chiacchierata con il mio coach mi presentò un programma di lavoro ben elaborato. Mi disse di leggerlo ma decisi di iniziarlo subito. Gli diedi massima fiducia e non mollai neanche un giorno. L’idea era provare gli Europei di Basilea. Nel 2019 avevo preso parte alla World Challenge Cup a Koper, ottenendo un 3°posto.  

Arrivano i primi collegiali, i primi test, avevo lavorato tanto e bene, e così mi sono guadagnato la convocazione.  

Mi sono qualificato secondo, ed in finale ho vinto la medaglia di bronzo. Al rientro avevo due World Challenge da fare: Bulgaria e Croazia (2° e 1°posto). Agli assoluti a luglio, una piccola doccia fredda per me perché sbagliando l’uscita sono arrivato 4°. Dopo poco il coach mi dice: “Ora tocca prepararsi per il Mondiale“.  

Niente più estate, solo allenamento. Ritorna il dolore, ma questa volta peggio di prima. Gli allenamenti mi sembravano un inferno. Ero stanco e impaurito che mi potesse succedere qualcosa, ma dovevo continuare perché era l’unica soluzione per giocarmi il tutto per tutto.  

Il 16 settembre, giorno del mio compleanno, ho ricevuto il più bel regalo: la convocazione per i Mondiali in Giappone. Dovevo andare lì solo per uno scopo: portare a casa una medaglia. Il dolore però persiste ma oramai i giochi erano fatti. In qualifica arrivo 7° e dopo 2 giorni c’è la finale da fare.  

Si inizia. Nicola al corpo libero diventa Campione Mondiale! Tutti felici, ma è durato poco perché toccava a me. Io agli anelli come secondo finalista piazzo un bel punteggio, per gli altri è dura superarlo, infatti ci riesce solo un cinese. L’Italia aveva già un’altra medaglia, ma non si sapeva il colore. Marco Lodadio arriva secondo e insieme, in lacrime, corriamo con la bandiera sulle spalle. Abbiamo emozionato tutti. Lo avevo detto che qui avremmo scritto la storia e ci siamo riusciti! Grazie ragazzi, vi voglio bene”. Bravo Salvatore.