Paralimpiadi, nuoto: Boni vola in finale nei 50 stile libero S3. Out Marigliano

Il napoletano strappa il settimo tempo e si prepara a dare tutto quando in Italia saranno le 12:10.

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Napoli.  

E’ un Vincenzo Boni che non ha deluso le attese quello visto in acqua nei 50 stile libero S3. All’Aquatic Center di Tokyo il nuotare napoletano, che difende i colori del Caravaggio Sporting Village e delle Fiamme Oro, ha raggiunto il primo obiettivo: qualificarsi alla finale. Lo ha fatto nuotando in una serie, la seconda, dove erano presenti i migliori interpreti al mondo in questa categoria. Dai messicani Diaz ed Hernandez, fino all’ucraino Palamarchuk.  

Boni ha chiuso la batteria al quarto posto concludendo con il crono di 49.78, il settimo tempo complessivo. Ha gestito lo sforzo, sapeva che inizialmente avrebbe visto scappare i rivali prima di iniziare la sua solita progressione. Con esperienza è rimasto calmo seguendo il proprio piano gara, la stessa cosa che dovrà fare alle 12:10 quando nuoterà la finale. Il podio sembra essere un obiettivo molto complicato, ma se qualcuno dei big sbaglierà qualcosa, Vincenzo Boni dovrà essere pronto per avvicinarsi e provarci fino all’ultima bracciata. “Sono in finale, l’ho gestita visto che è stata una gara fotocopia a quella dei 50 dorso” ha spiegato a fine batteria. “Oggi entriamo in gara battaglieri cercando di migliorare il tempo di qualche giorno fa. Migliorare sé stessi è la prima cosa. Bisogna essere positivi, tutti vogliono andare a medaglia, ma essere qui non è l’unica cosa che conta ma è importante. Si impara anche nelle sconfitte, essere in una finale olimpica è molto importante”.  Benissimo il tedesco Topf che ha stabilito il miglior tempo (46.48), davanti all’ucraino Ostapchenko (46.73), ai messicani Diaz (47.34) ed Hernandez (47.43) rispettivamente autori del terzo e del quarto tempo, al cinese Zou (47.49) e all’altro ucraino Palamarchuk (48.17). Out l’altro azzurro Emmanuele Marigliano (58.80), per lui undicesimo tempo totale. “Non basta per la finale –ha raccontato- ma paradossalmente è la gara che cronometricamente mi soddisfa di più in questa Paralimpiade. Si è chiusa una stagione importante, la prima a livello internazionale, bisogna lavorare ancora tanto ma adesso è il momento di riposare, poi faremo i programmi per il futuro”.