I ripescaggi sono la gara più tesa nel canottaggio. Dentro o fuori dalla finale A. Tutto in duemila metri dove bisogna remare senza esitazioni e soprattutto senza risparmiare energie. Gli azzurri l’hanno fatto nel “Quattro con PR3 misto” con il napoletano Alessandro Brancato, Lorenzo Bernard, Greta Muti, Cristina Scazzoni e il prodiere Lorena Fuina.
Equipaggio capace di fare una gara pazzesca dove ha messo la sua prua davanti all’Australia per 1500 metri prima di cedere qualcosa nel finale e chiudere al secondo posto che vale l’accesso alla regata per le medaglie che si terrà stanotte quando in Italia saranno da poco passate le 2:00.
"Sono veramente contento di aver raggiunto questa finale Paralimpica” ha raccontato un felicissimo Alessandro Brancato a fine gara. “Siamo scesi in acqua con la consapevolezza di potercela fare e tutti e cinque abbiamo lottato palata su palata per superare il turno. Ora dobbiamo concentrarci e stare con la testa in barca, perché ogni volta che si gareggia si raggiunge un limite che deve essere superato la volta successiva e domani dobbiamo dare il massimo o anche di più. Sappiamo di potercela fare, i tempi sono anche dalla nostra parte poiché siamo insieme ad Australia, Francia e Israele, siamo tutti lì e ci possiamo giocare qualcosa di importante. Saremo pronti a vendere cara la pelle e non molleremo un colpo. Grazie a tutti quelli che ci seguono e alla mia società". Brancato ci crede e con i suoi compagni andrà all’assalto di un sogno.