A Torre Annunziata Lucio Zurlo è una vera e propria istituzione. Nella sua palestra, che gestisce col figlio Biagio, sono passati tanti ragazzi e negli ultimi anni anche delle ragazze, spesso tolti dalla strada e portati nel mondo dello sport. Un giorno però arrivò Irma Testa e fu subito colpo di fulmine, perché si vedeva che quella ragazza aveva qualcosa in più rispetto agli altri.
“Irma ha cominciato venendo a vedere la sorella che si allenava” spiega il Maestro Zurlo dopo aver visto la sua allieva vincere la medaglia di bronzo. “Dopo il match ho avuto una sensazione bellissima perché anche nella sconfitta ha dimostrato di essere una grande atleta. Vedendola ogni mattina in videochiamata speravo nella vittoria ma siamo sempre e comunque orgogliosi di lei e di quello che ha fatto”.
Il Maestro Zurlo analizza anche il match perso contro la filippina Patecio. “Tecnicamente l’unica cosa che posso dire è che doveva continuare come nella prima ripresa. Irma ha perso la seconda dopo aver preso dei montanti al fegato”. Ecco il motivo del piccolo calo, la filippina da dimostrato di essere capace di fare male quando riesce a portare il colpo. “Irma è la prima a vincere una medaglia Olimpica, ma Torre Annunziata è stata spesso rappresentata ai Giochi dai nostri atleti”. Quella della boxe vesuviana è una storia incredibile sia sportiva che sociale. “Noi diamo tanto ai ragazzi e all’ambiente. Portiamo sempre atleti agli appuntamenti importanti, vorremmo solo un po’ più di sostegno”. Il Maestro Lucio Zurlo torna a parlare della sua Irma. “Fa parte della mia famiglia, per me è come una figlia. I match delle Olimpiadi li ho visti tutti insieme alla sorella chiusi nel suo bar da soli”. La Testa tornerà a Torre Annunziata il 4 agosto e sicuramente la famiglia Zurlo e la Boxe Vesuviana organizzeranno per lei una grande accoglienza.