Una buona notizia dopo la surreale marcia di avvicinamento all'andata dei sedicesimi di finale di Europa League, che ha lasciato in eredità un 2-0 pesante, per mano del Granada, da provare a ribaltare giovedì prossimo (ore 18:55), al “Maradona”, e tanti dubbi sulla dimensione tecnico-tattica e la tenuta psicologica del Napoli. Koulibaly e Ghoulam sono guariti dal Covid: salvo improbabili intoppi negli esami medici per l'idoneità all'attività agonistica, saranno a disposizione per la trasferta di domenica, a Bergamo, contro l'Atalanta. Manna dal cielo per Gattuso, che in Spagna ha potuto contare su soli 14 calciatori della prima squadra. Due pedine in difesa che si accingono a essere di nuovo arruolabili, emergenza senza fine in attacco. Fuori Lozano, Mertens e Petagna, là davanti non resta che contare solo su Politano, Osimhen e Insigne. Risposte, importanti, in particolare, sono attese dal centravanti nigeriano, che il Napoli ha pagato a peso d'oro ed ha atteso con pazienza tra infortunio e Coronavirus. Già dilapidato il bonus di entusiasmo, garantito dal successo sulla Juventus. Il Napoli si è riscoperto fragile, seppur oggettivamente condizionato da una rosa ridotta all'osso. Ma nel calcio, si sa, non c'è vicissitudine che tenga. Contano i risultati. E, allora, la sfida con la Dea e il return match con gli iberici rappresentano la nuova linea di demarcazione, potenzialmente decisiva, per il futuro, a breve termine, della gestione tecnica.
Napoli, riecco Koulibaly e Ghoulam ma serve il vero Osimhen
Altro bivio per Gattuso, atteso da 180 minuti decisivi tra campionato ed Europa League
Napoli.