"È più importante vincere che segnare. L’obiettivo è fare una grande prestazione e cercare di conquistare il successo. Sarebbe un trofeo stupendo." Alla vigilia della finale di Supercoppa Italiana, Lorenzo Insigne aveva dato l'esempio, da capitano, rispondendo così alla domanda sul centesimo gol personale in azzurro, che avrebbe potuto realizzare al “Mapei Stadium” contro la Juventus. Ma il calcio, si sa, sa essere spietato e non solo il centesimo gol non è arrivato, ma si è smaterializzato nel momento in cui, il suo Napoli, avrebbe potuto rimetterlo in carreggiata per conquistare il trofeo tricolore, finito sulla sempre più appesantita bacheca della Vecchia Signora. Lacrime di dolore sportivo. Lacrime del figliol prodigo, che sente di aver tradito la sua gente, ma che deve rialzarsi ricordando tutte le volte che l'ha fatta e la farà urlare di gioia. Il futuro del Napoli è Insigne. Non lo sarà Milik. L'avventura partenopea del centravanti polacco sta per concludersi ufficialmente. L'ex Ajax ha raggiunto a bordo di un volo privato Marsiglia e sarà presto a disposizione del tecnico André Villas-Boas, che lo ha voluto fortemente alle sue dipendenze. Visite mediche e poi via con la sua nuova esperienza transalpina. Prestito con obbligo di riscatto. Operazione a titolo definitivo per 8 milioni più 5 di bonus. La chiave per sbloccare l'affare è il 25 per cento sulla potenziale futura rivendita del calciatore.
Napoli, fine della telenovela. Milik è a Marsiglia
L'attaccante giocherà tra le file dei transalpini. Operazione a titolo definitivo: i dettagli
Napoli.