Nemmeno il tempo di pensare al ricorso presso il Collegio di Garanzia del Coni, che il Napoli può vedere raddoppiate le proprie vicissitudini lontano dal rettangolo di gioco. La Procura Federale potrebbe, infatti, deferire il club azzurro alla Sezione Disciplinare con conseguente processo sportivo. Viceversa, la potenziale inchiesta verrebbe, ovviamente, archiviata. Sotto la lente di ingrandimento il dispositivo di Piero Sandulli, presidente della Corte Federale d'Appello, che ha, come noto, posto l'accento sulla “slealtà sportiva” che si sarebbe configurata per la mancata disputa del match in programma lo scorso 4 ottobre, a Torino, contro la Juventus. Qualora il procuratore la ravvisasse, la vicenda avrà un seguito. Si vedrà. Intanto, un altro nodo da districare è relativo al futuro di Milik, ormai da mesi separato in casa. L'entourage dell'attaccante sta provando a trovargli una sistemazione a gennaio, in modo da permettergli di essere protagonista con la sua Polonia agli Europei. Giocare è la chiave per non essere comprimario con la maglia della rappresentativa nazionale, e, allora, da una parte c'è la possibilità di andare via a parametro zero da febbraio, in quanto il contratto è in scadenza, dall'altra l'intenzione del presidente De Laurentiis di non liberarlo gratis, che pone il calciatore nella condizione di evitare il proverbiale braccio di ferro per scongiurare il rischio di restare fermo sino al termine della stagione. Il Tottenham resta la pista più calda per il prosieguo della sua carriera. Occhio, però, anche all'Inter.
Napoli, pista inglese e italiana per Milik
L'attaccante vuole giocare per ritagliarsi spazio con la Polonia ai prossimi Europei
Napoli.