Sibilia: "Grave considerare non essenziale lo sport"

La nota del presidente LND dopo la decisione di fermare II e III categoria e le scuole calcio

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Napoli.  

"Dalle informazioni parziali che abbiamo il nuovo DPCM avrebbe confermato i nostri timori. Perché se da un lato sembrerebbe garantita la prosecuzione dell’attività dilettantistica a livello nazionale e regionale, non possiamo dire lo stesso per quella provinciale e giovanile". Ecco la presa di posizione da parte del presidente della Lega Nazionale Dilettanti e vice presidente vicario FIGC, Cosimo Sibilia, dopo le decisioni del decreto governativo che pone lo stop alla seconda e alla terza categoria e alle scuole calcio. "Consentiti eventi e competizioni di interesse regionale e nazionale. L'attività dilettantistica di base, scuole e attività formativa di avviamento agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non per gare e competizione": è quanto presentato dal DPCM con scadenza 13 novembre.

"Impedire lo sport soprattutto a bambini e ragazzi equivale a creare un forte squilibrio tra una socialità organizzata e quella disorganizzata, quella che porterà migliaia di giovani a vivere il proprio tempo libero senza regole e senza responsabilità, a differenza di ciò che avrebbero potuto garantire le società sportive dilettantistiche che hanno investito risorse e mezzi per consentire la ripresa in sicurezza delle attività sportive. - ha aggiunto Sibilia - Trovo grave considerare lo sport un’attività non essenziale, come anche non aver cercato un confronto con chi organizza e gestisce lo sport di base nel nostro Paese".