Una polveriera. Il day after della "partita non partita" tra Juventus e Napoli, che ha diviso l'Italia tra pareri discordanti; fatto il giro del mondo con le immagini di una gara che non c'è mai stata, si è ovviamente tramutato nel giorno delle carte bollate. Il caso legato alla partita, non disputata perché gli azzurri sono stati bloccati dall'Asl al momento della partenza, fa discutere ed inizia ad affollare le stanze della Giustizia. La Procura della FIGC ha, infatti, aperto un'inchiesta sulla corretta applicazione del protocollo sanitario da parte del club azzurro. A riportare la notizia è l'Ansa, secondo cui nelle ultime ore il capo dell'ufficio Giuseppe Chiné ha chiesto copia di tutte le mail scambiate tra Asl, Regione Campania e SSC Napoli. La questione potrebbe, dunque, andare ancora per le lunghe. Intanto, c'è da registrare un pre-reclamo della società partenopea, finalizzato a evitare la sconfitta per 3-0 a tavolino, almeno fino al prossimo fine settimana. Un atto necessario, senza cui il gudice sportivo avrebbe deliberato solo in base al rapporto dell'arbitro del match con i bianconeri. De Laurentiis ha, nel contempo, scritto ai ministri Spadafora (che ha ribadito che il protocollo va rispettato, ndr) e Speranza. Nel pomeriggio si sono tenuti due vertici: prima assemblea straordinaria della FIGC, poi confronto con il Governo.
Napoli, inchiesta sulla corretta applicazione del protocollo
Mancata disputa del match con la Juve, clima teso e polemiche. Doppio vertice in giornata
Napoli.