Un napoletano al secondo turno del Roland Garros. Il tennis campano torna ad altissimi livelli e lo fa grazie al cuore e alla grinta di Lorenzo Giustino. Un match giocato a cavallo di due giorni e durato sei ore che passerà alla storia di questa edizione come uno dei più lunghi.
Il match- Lunedì per Giustino l’avvio è stato drammatico con il Francese Moutet, numero 71 della classifica ATP, vittorioso nel primo set per 6-0. A quel punto l'azzurro ha resettato completamente trovando la lucidità di superare il primo scoglio. Parte bene nel secondo parziale. Fa il break ma si fa riacciuffare dal francese. I due tengono i rispettivi turni di battuta e si arriva al tie-break. Giustino ha tre occasioni per chiudere il set ma riesce ad imporsi solo alla terza con Moutet che non regge il ritmo da fondo campo.
Nel terzo Giustino fa il break nel settimo gioco e va sul 4 a 3, ma su Parigi inizia a piovere. Il napoletano apre ironicamente l’ombrello, Moutet su tutte furie chiede la sospensione che arriva puntualmente. Alla ripresa, avvenuta oggi nel pieno pomeriggio parigino, il francese recupera il break e si va al secondo tie-break del match. Giustino sfrutta al massimo le sue rotazioni, cerca continuamente di colpire col dritto e sale 4 a 1. Sul 6 a 3 ha due occasioni per chiudere il set. Il napoletano coglie al volo la prima con un grande servizio e passa a condurre per 2 set a 1 (0-6 7-6 7-6) sotto lo sguardo attento e soddisfatto del suo coach Gianluca Carbone.
Il quarto però dopo un buon avvio scorre via veloce in favore del francese che con un perentorio 6-2 porta il match ad un drammatico quinto set che dura quasi tre ore di gioco, vede tante occasioni sprecate per entrambi e una incredibile battaglia game a game. Sul 17 a 16 in suo favore, l’azzurro si conquista due match point. Moutet annulla il primo ma non il secondo che regala a Giustino il 18 a 16 dopo 6 ore e 5 minuti di gioco e di conseguenza il primo successo in uno slam. Per lui e il suo staff è una soddisfazione immensa. Una storia pazzesca la sua. Da Napoli a Parigi passando per tanti Challenger e anni di sacrifici, ma ne valeva la pena. Al secondo turno ci sarà l’ostacolo Schwartzman, ma questo conta poco. Adesso l’unica cosa da dire è: chapeau Lorenzo!