È il simbolo del calcio italiano nel mondo. Ma è anche l'orgoglio di un popolo che ogni giorno convive con tante difficoltà. Ciro Immobile, dopo la vittoria della Scarpa d'oro, è tornato a Torre Annunziata per ricevere l'abbraccio della sua gente. Un traguardo prestigioso che secondo il sindaco Vincenzo Ascione può rappresentare un segnale di rinascita per tanti giovani di Torre Annunziata. «Lo sport è sicuramente maestro di vita e di etica, tanti giovani in questo territorio dobbiamo ancora recuperali. Io spero - ha detto il primo cittadino a Immobile - che il tuo esempio possa essere uno stimolo a cambiare vita».
L'attaccante della Lazio è apparso visibilmente emozionato per la dimostrazione di affetto ricevuta dalla sua gente alla quale ha rivolto un messaggio profondo. «Deve essere un punto di forza per tutti i ragazzi che anche in una realtà difficile come la nostra hanno voglia di crescere. Dovranno fare molto di più di quanto si aspettano perché a volte veniamo visti in maniera diversa ma da queste parti abbiamo una marcia in più».
Ma da Torre Annunziata il bomber della Lazio ha parlato anche del suo futuro e delle sfide che lo attendono. «Sono finiti quattro anni di lavoro, adesso ne vengono altri quattro con la Champions dentro. ci saranno nuove motivazioni e questo di dà la carica giusta per ripartire.