Quattordici mesi alle Olimpiadi. L’appuntamento più importante del 2021 dopo il rinvio per l’emergenza coronavirus. Sono i tanti gli atleti campani a prepararsi all’evento, in particola i canottieri che puntano ad una medaglia. Tra loro c’è il bronzo olimpico di Rio de Janeiro nel quattro senza Matteo Castaldo, atleta delle Fiamme Oro e Circolo Canottieri Savoia.
“Un anno in più per essere ancora più preparati” è il suo motto che, nonostante le 35 primavere, lo fa essere fiducioso per l’appuntamento della vita. Sarà, molto probabilmente, la sua ultima olimpiade. Castaldo ha raggiunto la sua maturità agonistica più tardi rispetto a molti altri canottieri. Dopo una buona carriera da tra le giovanili, ha faticato per emergere tra i seniores, ma alla fine ce l’ha fatta. Oro mondiale ad Aiguebelette nel 2015 e poi la medaglia conquistata in Brasile. Il forte canottiere napoletano, si è tolto altre belle soddisfazione con due medaglie d’argento mondiali nel 2017 e nel 2018 e la carta olimpica che gli consentirà quasi sicuramente di volare a Tokyo tra quattordici mesi.
Dopo le Olimpiadi giapponesi Castaldo dovrà decidere cosa fare. C’è la possibilità di continuare almeno fino al 2022 quando ci sarà l’europeo multisport di Monaco di Baviera dove il canottaggio ha confermato la sua presenza, oppure dire basta dopo una carriera lunga e faticosa che gli ha regalato già tante soddisfazione. Anche se il bello deve ancora venire, perché i campioni non deludono mai negli appuntamenti che contano.