A Rio de Janeiro in coppia con Giovanni Abagnale, Marco Di Costanzo entrò nell’olimpo del remo italiano. Una medaglia di bronzo che gli ha cambiato la carriera e a pochi mesi dalle Olimpiadi di Tokyo, quando l’occasione di fare il bis era sempre più vicina, è arrivato il rinvio che il napoletano ha commentato con grande serenità.
“In un momento come questo il mio primo pensiero non va all’Olimpiade, ma a chi è in difficoltà, chi sta lottando per continuare a vivere, perché siamo coinvolti in una realtà ben diversa dalla nostra normale vita, dunque a loro va il mio abbraccio, invitando tutti a seguire scrupolosamente le regole che ci vengono imposte in questo momento. Prima battiamo questo virus e prima torniamo alle nostre vite. Venendo al rinvio dell’Olimpiade, la notizia era nell’aria, me l’aspettavo da un momento all’altro. Addirittura ero pronto ad accogliere persino un rinvio al 2022, perché siamo in una situazione drammatica, in cui è giusto che lo sport passi in secondo piano. Per rispetto di chi ci ha già lasciato, di chi sta lottando per guarire e di tutti quelli che sono ancora in prima linea nonostante l’emergenza, è giusto così. Si fosse disputata ugualmente, non sarebbe stata l’Olimpiade come tutti la conosciamo. L’Olimpiade è fatta di atleti che sorridono, della comunità del villaggio olimpico, si mangia insieme, ci si muove insieme, e a me personalmente l’idea di trovarmi a vivere i Giochi Olimpici come la quotidianità di oggi, a distanza, senza stare a contatto con altri atleti, vestendo la mascherina e adottando tutte le precauzioni che ci vengono giustamente imposte in queste settimane, non mi faceva piacere, semplicemente perché non sarebbe stata un’Olimpiade. Penso quindi che sia stato giusto rimandare Tokyo 2020, è normale che per tutti ci sia un po’ di amarezza a sapere di doverci lavorare ancora per un anno, ma è stata la scelta migliore che il CIO potesse fare. Speriamo nel 2021 di vivere l’Olimpiade che tutti conosciamo”.