Il nuoto di fondo non si ferma e vara nuovi metodi sfruttando la multimedialità. Gregorio Paltrinieri, Mario Sanzullo –atleta del Circolo Canottieri Napoli- e la vice campionessa olimpica Rachele Bruni sono i qualificati per la dieci chilometri a cinque cerchi. Per il napoletano un grande risultato figlio dell’ottima prova ai mondiali di Gwangju dove ha terminato al nono posto dietro al campione olimpico del 1500 metri Gregorio Paltrinieri che si è fermato solo al sesto posto. L'Italfondo non è rimasta a guardare, anzi prova a riorganizzarsi verso quegli obiettivi stagionali, rappresentati prevalentemente dagli Europei di Budapest che sono stati spostati ad agosto e dalle Olimpiadi di Tokyo anche se la data è diventata una grandissima incognita.
"Ci siamo coordinati con tutti gli allenatori, sia quelli dei gruppi sportivi militari sia civili, per monitorare e dare continuità al lavoro", ha spiegato Massimo Giuliani, da venticinque anni alla guida della nazionale di nuoto in acque libere.
"Ringrazio le istituzioni e la Federazione per averci dato la possibilità di lavorare nell'impianto dell'Acquacetosa e nel centro federale di Ostia nella massima osservanza delle disposizioni governative e delle raccomandazioni che impongono comportamenti irreprensibili per il bene di tutti - continua Giuliani - Gli obiettivi non cambiano, seppur posticipati o in fase di analisi come le Olimpiadi. Auspico una decisione urgente e definitiva entro pochi giorni per il rispetto di tutte le persone coinvolte come atleti, tecnici e dirigenti. L'obiettivo è mantenere alta la concentrazione considerando che prima ogni ora, minuto dei ragazzi era incentrato su una meta sicura, adesso vige l'incertezza e bisogna ridisegnare strategie nell'ambito del possibile. I programmi da svolgere sono divisi per obiettivi: chi era nella rosa degli europei sta privilegiando un lavoro di quantità, soffermandosi più specificatamente su alcune particolarità come la velocità o la tecnica dei rifornimenti; mentre per il gruppo olimpico si cerca di mantenere la programmazione impostata. E' ovvio che ci sono delle difficoltà oggettive di spazi acqua, ma ci stiamo adattando nella consapevolezza di essere privilegiati. Insieme al dirigente Stefano Rubaudo ci siamo attivati per svolgere periodicamente riunioni a distanza con gli allenatori ed estendere ai ragazzi le nostre riflessioni e indicazioni nel rispetto del motto distanti, ma uniti".