Attività formative “a distanza”, in favore di tecnici, atleti ed arbitri, che vedano il coinvolgimento di personalità ai vertici dei rispettivi settori, per continuare il percorso di formazione e per farsi trovare pronti alla ripresa.
E’ questa una delle proposte emerse sabato nel corso di una riunione informale del Consiglio federale, volto a delineare il percorso per permettere alla scherma italiana non solo di affrontare questo difficile momento per il Paese, ma anche per programmare la ripresa dell’attività agonistica al termine del periodo emergenziale.
“Come Consiglio – ha detto il Presidente federale - siamo chiamati ad individuare misure utili a sostenere le varie componenti del movimento: dalle società ai tecnici, agli atleti di ogni età e categoria, quelli di interesse olimpico e, non ultime per importanza, le categorie che offrono servizi indispensabili alla Federazione quali ad esempio gli appartenenti al G.S.A. e i Tecnici delle Armi”.
Il Consiglio, esprimendo la forte preoccupazione per il rischio di contagio che deriva da ogni iniziativa che preveda la presenza di più persone nello stesso sito, è stato costretto con rammarico a prolungare la sospensione di ogni attività schermistica sia agonistica che addestrativa a data da definirsi, nelle more dell’emanazione di provvedimenti delle autorità governative che consentano la ripresa di attività compatibili con la pratica della disciplina. Si è resa quindi inevitabile la sospensione di ogni competizione in programma nel calendario federale fino a tutto il mese di aprile, rinviando ogni decisione sulla eventuale cancellazione degli eventi all’esame degli sviluppi futuri della situazione sanitaria nazionale.
Relativamente alle società ed ai tecnici, che versano in grave difficoltà per via della sospensione delle attività, il Consiglio è in attesa dell’emanazione dei decreti attuativi del DL 18 del 17 /3/2020, per avviare la necessaria interlocuzione con Sport e Salute spa e con le diverse istituzioni sportive, per poter individuare insieme le forme di intervento ed ottenere il necessario benestare a utilizzare fondi stanziati per altre finalità, per attuare iniziative in loro sostegno.
In particolare per le Società e i Tecnici che, in virtù della loro opera, consentono ai propri atleti di ottenere risultati di rilievo, è allo studio l’adozione di provvedimenti per il riconoscimento di ulteriori contributi e indennità che verranno assegnati a fronte del conseguimento di detti risultati.
Per ciò che concerne invece gli atleti, sarà coordinata con i Commissari tecnici delle Nazionali olimpiche e paralimpiche un’adeguata strategia per la preparazione degli atleti di vertice Assoluti e delle categorie giovanili, in vista dei possibili scenari conseguenti alla ripresa delle attività internazionali che, allo stato attuale, presentano profili di grande incertezza ma che richiedono, a maggior ragione, ulteriori sforzi previsionali.
La riunione informale del Consiglio federale è stata utile anche per una riflessione in merito alla decisione assunta dal Collegio di Garanzia del CONI nella sua composizione a Sezioni Unite, che lo scorso 10 marzo u.s. ha respinto i ricorsi n. 24/2019 della ASD Sala d’Armi Trinacria Palermo contro la FIS, n. 36/2019 della ASD Sala d’Armi Trinacria Palermo contro il CONI, e che ha accolto il ricorso principale n. 106 della FIS/ ASD Sala d’Armi Trinacria Palermo e altri, respingendo il ricorso incidentale.
I consiglieri federali hanno preso atto della decisione del Collegio di Garanzia che sancisce la validità dell’Assemblea straordinaria federale svoltasi a Riccione il 19 maggio 2019 che aveva peraltro registrato una amplissima partecipazione di aventi diritto, circostanza che ha attestato il grande senso di attaccamento alla vita federale e l’interesse che nutrono affiliati, tecnici e atleti verso le più rilevanti tematiche che animano la vita della scherma italiana. “Inoltre – hanno detto i consiglieri federali – la decisione del Collegio di Garanzia dello Sport ha confermato la correttezza dell’iter che ha portato all’approvazione dello statuto federale da parte del CONI e ribadisce la conformità dello Statuto federale deliberato dall’Assemblea straordinaria di Riccione ai principi generali dettati dal CONI e alla legislazione sportiva”.
Il Consiglio ha espresso apprezzamento per la decisione in questione che ha dissipato i dubbi e le perplessità sorte in qualche Affiliato, anche in conseguenza di una campagna mediatica al limite della disinformazione; la sentenza infatti ha decretato finalmente la conclusione di un periodo contraddistinto da ricorsi reiterati che pur nel pieno riconoscimento del diritto degli affiliati a ricorrere contro le decisioni degli Organi federali hanno avuto, quale innegabile conseguenza, quella di distogliere preziose energie federali dalle finalità e dagli obiettivi che stanno a cuore alla componente più spontanea del movimento, vale a dire l'attività sportiva.
Nel corso della riunione informale, inoltre, è stato preso atto della sentenza con la quale il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso proposto dalla FIS per la riforma della sentenza del TAR del Lazio del 18 febbraio 2019.
Il Consiglio al riguardo, nel prendere atto della Sentenza del Consiglio di Stato, si limita ad osservare che la sentenza non attribuisce competenze esclusive nella tematica inerente alla decisione , anzi chiarisce che gli ambiti delle rispettive competenze sono distinti e separati.
Pertanto, alla luce degli esiti della sentenza del Consiglio di Stato e del mutato scenario dell’ordinamento federale per effetto dell’approvazione del nuovo Statuto, il Consiglio ha ritenuto necessario procedere ad una valutazione congiunta con il CONI per ridisegnare l’iter formativo e di abilitazione dei propri Tecnici all’interno del perimetro del “Sistema Nazionale di Qualifiche degli Operatori Sportivi (SNAQ)”, allo scopo di garantirne una preparazione in linea con le esigenze di costante aggiornamento della Scuola Magistrale della FIS che deve ormai confrontarsi con le principali realtà tecniche internazionali, divenute sempre più competitive.