Il “Leone di Ischia” torna a ruggire. Di Gianni Sasso vi avevamo già parlato nell’agosto 2016 quando, a pochi giorni dall’inizio delle Paralimpiadi di Rio de Janeiro, raccontammo la sua storia. Un incidente nel 1986 gli è costato l’amputazione di una gamba. Ma la sua vita non si è fermata e nemmeno rallentata. Perché Gianni Sasso corre, gioca a calcio, si arrampica e non mette limiti alle imprese future. A 50 anni corre veloce Gianni. L’ha fatto anche alla Maratona di New York, la più famosa e bella del mondo.
E’ volato negli Usa con l’obiettivo di superarsi ancora. Un uomo che dà forza a chi vive nella difficoltà. Nella “Grande Mela” in tanti hanno ammirato questo ragazzone correre con le stampelle e chiudere la sua fatica in 5h55’. Un semplice allenamento per lui che, il prossimo 24 novembre, proverà a battere il suo record mondiale, stabilito sette anni fa, in 4h28’. L’appuntamento è alla maratona di Firenze dove il percorso gli può consentire di provare l’ennesima impresa. Si allena costantemente e negli Usa ha scortato la sua amica Luana Pezzuto che era alla sua prima maratona. Gianni Sasso è l’esempio che la vita va vissuta al massimo, senza porsi limiti.
Come ama spesso ripetere “vedete in me una disabilità visiva. Io uso quello che ho per fare, non ho una gamba? Faccio tutto con quella che ho. A volte i limiti sono solo mentali, non c’è bisogno di avere una disabilità. I limiti vanno sempre affrontati e superati”. A noi non resta che applaudire il “Leone di Ischia” in attesa del 24 novembre quando proverà a superare un altro limite, quello del cronometro alla maratona di Firenze.