Cinque lunghi km in acque aperte per coronare un sogno mondiale. Mario Sanzullo, ragazzo di Massa di Somma (NA), ha regalato la prima medaglia all’Italia ai mondiali di Budapest in Ungheria. Il partenopeo, nuotatore del Circolo Canottieri, si è piazzato al secondo posto alle spalle del francese Marc-Antoine Olivier (54’31’’40) e davanti al britannico Timothy Shuttleworth (54’42’10). Sanzullo, che ha chiuso i 54’32’’10, è stato protagonista di una grande gara riuscendo a tenere il ritmo del campione francese fino al traguardo perdendo solo in volata.
Uno sprint che non gli ha permesso di salire sul gradino più alto del podio, ma che racconta la caparbietà e la voglia di compiere l’impresa di questo ragazzone che già a Kazan si era ben comportato. A fine gara, nonostante la fatica, Sanzullo ha ringraziato Simone Ruffini e Federico Vannelli, compagni di allenamenti a Roma, e il suo tecnico Emanuele Sacchi insieme alle Fiamme Oro.
“Sono partito bene” ha raccontato, “ho subito trovato buone sensazioni in acqua e sono rimasto in testa cercando di non perdere mai contatto dai primi. Quando il transalpino ha accelerato sono riuscito a tenere il suo passo e ho stretto i denti fino al traguardo. Mi sono gestito bene, ho speso poco nella prima parte. La tattica ha pagato, allo sprint sapevo di essere forte ed è arrivata questa medaglia d’argento che ripaga tutti i sacrifici fatti fino ad ora”.
Sanzullo aveva iniziato col nuoto in piscina, poi a 16 anni ha virato sul fondo e i risultati dicono che la scelta è stata quella giusta.
