Una cartolina da Napoli, con i gabbiani che svolazzano sul lungomare assolato di Mergellina. Luigi De Magistris di buon'ora nella festa di ognissanti, sceglie questa immagine per raccontare una città che sta cambiando, dopo il patto firmato con il premier Renzi. Un accordo di alto livello istituzionale – scrive il sindaco su facebook – nel quale si specificano termini e modalità con cui si spenderanno oltre 300 milioni di euro destinati alla nostra città metropolitana. Soldi dovuti alla città. Non è una legge speciale, ne' sono soldi aggiuntivi. Ma senza questo accordo – spiega con una vena polemica l'ex pm - avrebbero deciso altri, - in stanze meno democratiche- , dove destinarli. La vittoria della città e del popolo napoletano consiste nel fatto che i denari andranno a finanziare progetti scelti dalla Città.
Il sindaco sottolinea un aspetto che ha segnato la svolta per Napoli - Da noi – dice - decide la Città. E questo risultato si è ottenuto grazie alle lotte dei napoletani in questi anni.
De Magistris torna anche sul difficile rapporto con Palazzo Chigi. “Non si riusciva ad alzare il livello dell'interlocuzione istituzionale – argomenta il sindaco - perché Napoli dava fastidio. Siamo riusciti ad ottenere che si tenessero totalmente distinte le fasi istituzionali da quelle politiche. Questo grazie alle mobilitazioni popolari - da ultima quella di Roma a Montecitorio -, alla resistenza dei napoletani, alla tenacia della nostra amministrazione e alla diplomazia istituzionale messa in campo ai massimi livelli. Convocati a Palazzo Chigi abbiamo dimostrato concretezza, serietà, efficacia, maturità, rapidità. In 15 giorni si è chiuso l'accordo. Con quei soldi non ci saranno opere pubbliche inutili, cementificazioni selvagge e comunque mani sulla città. Le nostre sono mani per la città. Una capacità imponente di progettazione, insiste De Magistris che chiama in causa anche il governatore de luca per quello che ci spetta dai fondi europei che la Regione deve trasferire al comune di Napoli più rapidamente.