Pompei, si dimettono 10 consiglieri. A casa il sindaco Uliano

Strappo causato dal valzer delle nomine in giunta. Il sindaco: «Motivi occulti dietro la sfiducia»

Pompei.  

Si dimettono 10 consiglieri comunali: 2 della maggioranza e 8 dell'opposizione. Sfiduciato il sindaco di Pompei. Per Ferdinando Uliano un fulmine a ciel sereno. Certo, il primo cittadino della città mariana era alle prese, da mesi, con le fibrillazioni in seno al consiglio comunale. Dissapori e malesseri per le nomine in Giunta: questi i motivi alla base della crisi amministrativa. Uliano, però, negli ultimi tempi si mostrava tranquillo, convinto di essere riuscito nell'impresa di ricucire lo strappo con i dissidenti. Purtroppo, si sbagliava. Nella notte, i due consiglieri di maggioranza Luigi Ametrano e Stefano De Martino hanno firmato dinanzi al notaio le proprio dimissioni contestualmente agli altri 8 colleghi di minoranza: Maria Padulosi, Franco Gallo, Bartolo Martire, Carmine Cirillo, Salvatore Perillo,  Lello De Gennaro, Marika Sabini e Angelo Calabrese.

«Non sono stato solo un Sindaco per la mia città, ma l’amico sincero e trasparente di ogni singolo cittadino. Ho fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità e nel pieno rispetto della legge. Non posso rispondere delle azioni degli altri che hanno amministrato, di certo, non per il bene della città. Sono amareggiato per il solo fatto di essere stato pugnalato alle spalle senza una motivazione oggettiva, bensì, per interessi personali di taluni soggetti. Invito, pertanto, le forze dell’ordine e la magistratura di fare chiarezza sulle motivazioni ‘occulte’ di questa defenestrazione pari ad un popolo tribale. I traditori rimarranno sempre traditori». Il Prefetto di Napoli Maria Gerarda Pantalone nelle prossime ore nominerà il commissario prefettizio che guiderà la città di Pompei fino al voto del maggio prossimo.  

 

Faro