Nola e le quote rosa, Pappalardo: «Si scade nel ridicolo»

Il segretario cittadino del PD critica il Comune che per la donna in giunta si affida ad un bando

Nola.  

«Il Partito Democratico di Nola, di fronte all’ennesima palese illegittimità e al senso di ridicolo che si stanno diffondendo in città e sul territorio, conseguenti al mancato rispetto della legge in materia delle cosiddette "quote rosa" in giunta comunale, esprime il proprio sconcerto e la propria indignazione nei confronti di questa Amministrazione». E' questo l'incipit della durissima nota con cui il segretario cittadino democratico, Gino Pappalardo, stigmatizza «il dilettantismo, la fragilità dell’equilibrio politico, l’incapacità dimostrata in questa occasione di non saper scegliere "chi gettare dalla torre" per adeguarsi alla normativa». Un atteggiamento politico che - secondo Pappalardo - «conferma ancora una volta la pochezza di una casta amministrativa che, senza nessuna vergogna, continua a fare danni a questa Città e al suo buon nome, fingendo di avere saldi criteri di coesione basati su un progetto politico allo stato fallimentare».

«La presenza di un commissario ad acta, nominato dalla Regione Campania e pagato dai cittadini di Nola, già di per sé stesso, è una palese dimostrazione di quanto dichiarato - prosegue la nota dei democrat - L’emanazione di un bando cittadino per risolvere il problema, espone Nola ed i Nolani al pubblico ludibrio. Il sindaco non poteva ignorare le quote di parità di genere fin dalla formazione della giunta, consapevole della norma non ha ritenuto di essere cittadino soggetto alla legge, oggi ad ogni falla dei cittadini recita la farsa della legalità dichiarandosene sostenitore. La legge è legge e va rispettata, anche quando non piace, il sindaco deve essere esempio per i cittadini».