Piazza Salvo D’Acquisto si è riempita di voci oggi, 25 aprile, per l’80° anniversario della Liberazione. Prima dell’inizio della cerimonia istituzionale, la folla ha intonato Bella Ciao, l’inno simbolo della Resistenza, chiudendo così l’evento organizzato da Cgil, Cisl e Uil dal titolo "Una, indivisibile, antifascista: la Costituzione della Repubblica italiana".
Una giornata di memoria e impegno
L’iniziativa sindacale ha visto lavoratori, pensionati, politici e rappresentanti della cultura riuniti per una lettura collettiva della Costituzione e brani sulla Resistenza. "Oggi ribadiamo i valori di un sindacato democratico e antifascista", ha dichiarato Nicola Ricci, segretario della Cgil Napoli, ricordando che "Napoli fu la prima città a liberarsi dal nazifascismo".
Melicia Comberiati (Cisl Napoli) ha sottolineato l’attualità della lotta per la libertà: "Le parole di Papa Francesco ci chiamano a difendere la democrazia e la pace". Giovanni Sgambati (Uil Campania) ha aggiunto: "Celebriamo con sobrietà, ma senza dimenticare il tributo di sangue pagato da questa città", citando i bombardamenti su Pomigliano e l’Alfa Romeo.
Le istituzioni: "La Resistenza è fondamento della democrazia"
Il sindaco Gaetano Manfredi ha respinto le polemiche sulle celebrazioni "sobrie" volute dal Governo in lutto per la morte del Papa: "Il 25 aprile afferma i principi della nostra democrazia. Festeggiamo con dignità, perché è la radice della nostra libertà".
Roberto Fico (M5S) ha ricordato il legame tra Costituzione e antifascismo: "Grazie ai partigiani, oggi abbiamo diritti e libertà".
Anche Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha sottolineato su social l’impegno per "giustizia e dignità delle istituzioni, obiettivi ancora lontani".
Un messaggio per il futuro. Mentre la piazza gridava "Ora e sempre Resistenza", Napoli ha dimostrato che la memoria non è solo ricordo, ma impegno quotidiano. In un’epoca di tensioni globali, l’anniversario diventa un monito: la libertà conquistata 80 anni fa va difesa ogni giorno.