La consigliera regionale Maria Muscarà aderisce alla maratona non violenta dell'associazione radicale Maurizio Provenza
"Un giorno di digiuno per far ripartire un dialogo che la politica ha abbandonato da troppo tempo, mentre malati e famiglie continuano a vivere nell’ombra dell’indifferenza e del dolore" - così la consigliera annuncia la propria partecipazione alla maratona del digiuno a staffetta, promossa dall’associazione Radicale Maurizio Provenza per sollecitare l’approvazione della proposta di legge sul fine vita medicalmente assistito in Campania.
La legge, firmata dalla consigliera e presentata ben 406 giorni fa su iniziativa dell’associazione Luca Coscioni e a prima firma da Luigi Abbate, giace ancora nei meandri del consiglio regionale, ostacolata - come denunciano i promotori - da resistenze politiche, in particolare dalla giunta del presidente Vincenzo De Luca e da una parte del partito democratico.
"Non è una questione morale o etica, né tanto meno politica, ma profondamente sociale - sottolinea Muscarà –. L’obiettivo è offrire ai malati terminali la possibilità di scegliere con dignità il proprio destino, secondo quanto stabilito dalla corte costituzionale nel caso Cappato/Dj Fabo, senza accanimenti, nel rispetto di tutte le fedi e di tutte le coscienze.
Il mio è un piccolo gesto - aggiunge - ma vuole essere un segnale chiaro: il tempo dell’attesa è finito. Il Consiglio Regionale non può più sottrarsi al dovere di discutere e votare una legge che riguarda la libertà più intima dell’essere umano. La politica torni ad avere un cuore".
La staffetta del digiuno, ispirata ai principi del Satyagraha gandhiano, ha già raccolto oltre 30 adesioni da parte di cittadini, attivisti e amministratori locali. A Marì Muscarà il testimone passa oggi da Pasquale Mucciolo, socialista riformista di Castel San Lorenzo.
La consigliera invita tutti i cittadini sensibili al tema a scrivere all’Associazione Maurizio Provenza (associazionemaurizioprovenza@gmail.com) per sostenere l'iniziativa e chiedere che la proposta di legge venga finalmente portata in aula.