Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha presentato oggi il progetto di una nuova e ambiziosa sede della Regione nell'area di Piazza Garibaldi a Napoli, nell'ambito del programma "Porta Est". Il progetto, concepito per essere un simbolo di modernità e identità per Napoli e la Campania, è stato realizzato dallo studio architettonico Zaha Hadid, che ha vinto il bando. De Luca ha sottolineato la necessità di dare al Paese un simbolo di architettura contemporanea che, al contrario di quanto avviene in altre città europee come Barcellona e Berlino, è pressoché assente in Italia.
Il Governatore ha spiegato la nuova opera rappresenta un investimento che supera i 700 milioni di euro e prevede la costruzione di due grandi edifici con un faro sul tetto che diventerà uno dei simboli di Napoli. Il progetto avrà un impatto notevole sulla riqualificazione dell’intera zona di Piazza Garibaldi e prevede la realizzazione di un parco pubblico, destinato ad aprirsi ai cittadini, che ospiterà la nuova sede regionale. De Luca ha definito l’opera come una risposta concreta alla mancanza di simboli architettonici moderni in Italia e una risposta al bisogno di creare un’identità nuova per Napoli e la Campania.
Il progetto è destinato a risolvere anche una questione pratica. Al momento, gli uffici della Regione Campania sono distribuiti su vari edifici della città, con un costo annuo di affitti che si aggira tra i 7 e i 9 milioni di euro, una situazione insostenibile secondo De Luca. La nuova sede centrale della Regione permetterà di concentrare tutti gli uffici in un unico luogo, riducendo i costi e migliorando l'efficienza amministrativa. Inoltre, il progetto avrà un'importante ricaduta sulla mobilità della città: sarà dotato di un grande parcheggio sotterraneo con 700 posti auto, uno stallo per gli autobus e un nodo di scambio tra ferrovia, metro e bus. Questi interventi si integreranno con la creazione di un parco pubblico e la gestione della congestione del traffico, un passo fondamentale per migliorare la qualità della vita cittadina.
Il progetto prevede anche la realizzazione di un ponte che collegherà la nuova sede della Regione con il Centro Direzionale di Napoli. De Luca ha voluto sottolineare che questo ponte non solo avrà un valore simbolico, ma contribuirà anche a non marginalizzare un'area della città che, a suo avviso, ha bisogno di opere di ristrutturazione. Il Centro Direzionale, infatti, è oggi in uno stato che De Luca definisce "imbarazzante". Il nuovo ponte diventerà così una struttura fondamentale per la rivitalizzazione della zona.
Un altro aspetto che De Luca ha messo in evidenza è la necessità di dare un futuro ai giovani di Napoli e della Campania. Secondo il governatore, la realizzazione di quest'opera è una risposta al bisogno di fiducia che i giovani cercano in un contesto di modernità e sviluppo. De Luca ha ribadito che non possiamo vivere solo di ricordi, ma che è necessario costruire una nuova identità per la città e la regione. Una identità che possa rappresentare una speranza concreta per il futuro, fatta non solo di parole ma di opere tangibili, che restano nel tempo. Il progetto della nuova sede della Regione è, quindi, concepito come una risposta a questa esigenza di sviluppo e di speranza per le future generazioni.
Per quanto riguarda la tipologia degli edifici, De Luca ha sottolineato che l’altezza delle nuove strutture è stata progettata in conformità con le linee guida della Sovrintendenza, per garantire che l’opera si inserisca armoniosamente nel paesaggio urbano e nel contesto storico della città. Il faro, che svetterà sulle nuove strutture, rappresenterà una sorta di punto di riferimento visivo per la città, visibile dal Vesuvio, dai Campi Flegrei e dal mare. All'interno della nuova sede regionale, oltre agli uffici, saranno presenti spazi dedicati alla cultura e al sociale, come una grande sala congressuale, un cinema e locali commerciali.
De Luca ha concluso la sua presentazione dicendo che questo è un progetto che guarda al futuro della Campania, che cerca di unire funzionalità e simbolismo, e che si propone come una vera e propria “porta” per Napoli. Un progetto che non solo migliorerà l’area di Piazza Garibaldi, ma contribuirà anche a dare nuova vitalità alla città, facendo sì che Napoli diventi un modello di architettura contemporanea per l’intero Paese.