Landini: "Io tossico? Tossico è fare condoni e non aumentare stipendi"

Il leader Cgil: "C'è un Governo che pensa di poter fare quello che gli pare"

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Napoli.  

 "Se la battuta della Meloni era rivolta alla Cgil, dico che noi non siamo mai stati cosi' bene di salute. Non abbiamo nessun problema, anzi pensiamo che quello che renda tossica la situazione siano le ingiustizie che si sono determinate nelle politiche assurde che sta facendo questo governo, che aiuta gli evasori, fa le marchette elettorali, fa i condoni e non va a prendere i soldi dove sono per fare gli investimenti necessari, in un Paese che continua a perdere credibilita' e posti di lavoro". Arrivando a Napoli per la seconda tappa della campagna referendaria sui temi del lavoro e della cittadinanza, Maurizio Landini torna cosi' sulle dichiarazioni della presidente del Consiglio, che aun appuntamento della Cisl aveva stigmatizzato la "tossica visione conflittuale" da parte di qualcuno dei rapporti tra esecutivo e sindato. A Landini alcuni delegati della Fiom hanno consegnato una maglia rossa che riporta sul petto la scritta 'Tossico di Costituzione', e il segretario la porta con se' anche durante le interviste. "Io penso che in questo Paese sia tossico non pagare le tasse fare i condoni, non aumentare i salari delle persone, essere precari, vedere i giovani che se ne vanno perche' sono sfruttati. Il conflitto e' una risorsa democratica, perche' senza conflitto non c'e' una mediazione e non ci sarebbero la democrazia, quei diritti e quelle conquiste che sono state fatte", aggiunge. I"E' sotto gli occhi di tutti quello che sta avvenendo, cioe' un governo che siccome ha vinto le elezioni pensa di comandare e di poter fare quello che gli pare senza discutere con nessuno, tentando di mettere in discussione anche il ruolo stesso delle organizzazioni sindacali". Il segretario della Cgil cita come esempio il rinnovo dei contratti del settore pubblico: "Oggi abbiamo un problema serio di infermieri e medici che non ci sono, di gente che va via, insegnanti precari, scuole che mancano e siamo di fronte al fatto che, con un'inflazione del 17-18%, l'offerta di aumento che il Governo vuole imporre ai lavoratori pubblici e' del 6%. Questo e' tossico, perche' vuol dire programmare la riduzione del potere d'acquisto dei salari e mantenere una precarieta' di questa natura".