"Soltanto ora ci si accorge che la proposta di legge sul terzo mandato era una "bufala giuridica". Eppure, in Consiglio regionale, l’intera maggioranza si era schierata a favore di questa legge palesemente errata dal punto di vista giuridico.
Com’è possibile che una Commissione abbia esaminato una legge così mal formulata e che i consiglieri regionali, nel loro ruolo di legislatori, non abbiano minimamente sollevato dubbi o verificato la correttezza della proposta?
La legge è passata nel silenzio generale, con qualche sporadico mal di pancia subito camuffato da indifferenza - denuncia la consigliera indipendente della Regione Campania, Marì Muscarà. La cosa più grave - continua - è che persino la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, si era espressa contro questa legge.
Minacciava, seppure con toni blandi, di espellere dal partito chiunque l’avesse votata. Ebbene, non mi pare che questo sia avvenuto. A distanza di tempo, i rappresentanti del PD che hanno sostenuto questa legge sono ancora tutti al loro posto. Forse soltanto un consigliere è stato allontanato, ma per motivi del tutto estranei al terzo mandato".
La consigliera sottolinea come questa situazione evidenzi "buffonate su buffonate, annunci a favore di telecamera senza alcun seguito concreto.
Oggi - prosegue Muscarà - si scopre che questa legge è incostituzionale? Esattamente come avevamo detto Salvatore Ronghi, presidente di Sud Protagonista e la sottoscritta. Era un orrore giuridico sin dall’inizio". E lancia una provocazione alla segretaria del Pd: "Ora come si comporterà Schlein verso i suoi consiglieri, che avrebbero dovuto essere i primi a svolgere il loro ruolo di legislatori con serietà e competenza?". Muscarà conclude: "Il silenzio e l’assenza di reazioni sono inaccettabili. Serve più trasparenza, meno annunci e un impegno reale per rispettare la funzione legislativa".