Autonomia: con questi emendamenti si può andare avanti

Il Presidente De Luca ribadisce la necessità dei correttivi sulla sanità

autonomia con questi emendamenti si puo andare avanti
Napoli.  

“Se dovessero passare tre emendamenti alla legge sull'autonomia differenziata, prevedendo stesse risorse pro capite, stessa percentuale di dipendenti e divieto di fare contratti integrativi nella sanità pubblica, possiamo andare avanti comunque".

E' l'opinione del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca sull'autonomia differenziata. Sulla discussione in corso in merito al testo approvato dal Parlamento, De Luca invita a non farsi "trascinare dagli ideologismi. La Campania - ricorda - ha guidato la battaglia contro l'autonomia, ma abbiamo chiarito che la nostra battaglia è su due fronti, contro l'autonomia differenziata perchè spacca l'Italia, ma anche contro il centralismo burocratico di Roma e dei ministeri". Per De Luca occorre battersi su entrambi i fronti per "non dare la sensazione che vogliamo mantenere la situazione così com'è". Rivolgendosi in particolare ai presidenti delle Regioni del Nord, il governatore campano si sofferma sugli emendamenti che a suo parere andrebbero approvati. "Un primo con cui stabiliamo per la sanità e la scuola pubblica che tutti i cittadini italiani debbano avere le stesse risorse - argomenta - poi approviamo un secondo emendamento con cui stabiliamo che il numero di medici, infermieri e addetti alla sanita' dev'essere uguale per tutte le regioni, in proporzione agli abitanti. E infine che sia vietato alle Regioni, tutte, a cominciare da quelle che chiedono l'autonomia differenziata, la possibilità di fare contratti integrativi regionali per sanità e scuola". De Luca ribadisce infine che, appena la legge sarà pubblicata in Gazzetta ufficiale, "chiederemo di partecipare al confronto con il Governo, ma sulla linea della Regione, che è l'opposto dell'autonomia differenziata, e cioè per chiedere l'attribuzione alla Regione delle competenze che servono a sburocratizzare. L'approvazione dei piani paesaggistici, le norme sugli impianti energetici o la portualità, sono cose che possiamo fare anche domani mattina, d'accordo con le Regioni del Nord".