Autonomia, la lotta parte da Napoli: anche gli industriali dicono "no"

In piazza Plebiscito comitati e sindacati per dire «no» al ddl Calderoli

autonomia la lotta parte da napoli anche gli industriali dicono no

Anche gli Industriali dicono no

Napoli.  

Napoli e la Campania scendono in piazza per chiedere il ritiro del ddl Calderoli. In concomitanza con la seduta in cui il Senato inizierà l’esame della proposta di legge, previsto per le 16.30 di oggi, la manifestazione in Piazza Plebiscito. Non solo i partiti, alle 16 ci saranno con le associazioni e i comitati anche le forze sindacali.

"L’autonomia differenziata, così come è concepita mette in ginocchio comparti importantissimi come la scuola, la sanità, a partire dai Lep, che sono servizi primari, ma soprattutto diritti fondamentali per i cittadini. Con questa legge si colpiscono fortemente le regioni meridionali, amplificando le distanze tra le due parti del Paese e tra cittadini del Nord e del Sud" dice il segretario generale della Uil Campania e Napoli Giovanni Sgambati. 

In prima linea la Cgil. "Vogliamo lanciare un segnale chiaro al Parlamento, attraverso la Prefettura, per ribadire la nostra contrarietà alla accelerata che si vuole imprimere al disegno di autonomia differenziata. Non parliamo di protagonismo nella protesta, ma rafforziamo la costruzione di una grande coalizione democratica a di-fesa delle ragioni del Mezzogiorno" ha dichiarato il segretario generale di Napoli e Campania Nicola Ricci.

Contro il ddl Calderoli si esprime anche il presidente dell’Unione degli industriali di Napoli Costanzo Jannotti Pecci. "Siamo assolutamente contrari a questo progetto di autonomia differenziata. La sciagurata riforma del titolo 5 della Costituzione ha avuto delle sciagurate conseguenze, censurate da tutti. Troviamo quindi singolare che non si parta da questo errore storico e si vada invece verso una direzione che probabilmente, ma speriamo di no, diventi un ulteriore momento di frattura".