Questa mattina,a Bari, i sindaci Gaetano Manfredi e Antonio Decaro hanno siglato il protocollo d’intesa tra il Comune di Napoli e la Città di Bari che punta allo sviluppo sinergico tra le due città del Mezzogiorno su mobilità, turismo e cultura.
Il punto di partenza dell’accordo, elaborato qualche mese fa a Napoli nel corso di un incontro tra i due sindaci nel capoluogo partenopeo, è legato agli obiettivi del programma dell’Alta Velocità/Alta Capacità Napoli-Bari che costituisce un fattore cruciale nell’ambito del processo di sviluppo del sud.
Manfredi: "Non possiamo aspettar fine lavori al 2026"
"Vorremo che il collegamento ferroviario diretto fra Napoli e Bari sia anticipato rispetto alla conclusione di tutti i lavori per l'alta velocità, prevista nel 2026, perché non possiamo aspettare". Così il sindaco Gaetano Manfredi, a margine della sigla del protocollo di intesa. "Già oggi con i primi interventi infrastrutturali che si stanno facendo - ha aggiunto - si può attivare un collegamento diretto fra le due città, che ci aiuti a cogliere meglio le opportunità".
Decaro ha spiegato che "la tratta ferroviaria esiste, facciamo scalo a Caserta per un fatto tecnico, ma c'è già oggi la possibilità di avere un collegamento diretto ed è quello che vogliamo per l'economia, per i turisti, per la formazione e per i nostri studenti". "Anche su temi come la ricerca e la formazione collaboriamo da tempo - ha proseguito Decaro - quindi è necessario facilitare i collegamenti. L'infrastruttura è il ritardo che scontiamo da sempre".
Non solo mobilità sostenibile, ma anche sistemi museali, ricerca scientifica, infrastrutture digitali e filiera turistica legata all'economia del mare: sono questi i punti principali del protocollo d'intesa firmato oggi.
Cosa c'è nel patto tra Napoli e Bari
Il protocollo seguirà anche i piani strategici metropolitani di Napoli e di Bari e i piani di investimenti 'Patto per Napoli' e 'Patto per Bari, con cui si punta ad "incrementare la qualità della vita dei cittadini nonché a valorizzare il territorio e a creare una rete degli attrattori culturali e ambientali nei due contesti territoriali".
L'obiettivo è facilitare le relazioni tra i due capoluoghi, le due regioni e il nord del Paese, favorendo al contempo una maggiore integrazione con le grandi reti europee. Entrambe le città, inoltre, stanno portando avanti i rispettivi Piani strategici metropolitani e i piani di investimento “Patto per Napoli” e “Patto per Bari”, con l’obiettivo di incrementare la qualità della vita dei cittadini – 3.100.000 per l’area metropolitana di Napoli e 1.200.000 per quella di Bari – e valorizzare il territorio attraverso la creazione di una rete di attrattori culturali e ambientali nei due contesti territoriali.
“Oggi stiamo scrivendo una pagina importante nella storia delle nostre città – ha detto Decaro -. Il protocollo che sottoscriviamo non unisce idealmente soltanto due città, grandi, importanti, e storiche, come Napoli e Bari, ma unisce due comunità, due mari, due storie e soprattutto unisce e rende più forte il Mezzogiorno d’Italia. Oggi mettiamo una firma per il Mezzogiorno d’Italia, per i difendere i nostri diritti ma anche per provare a essere artefici del nostro futuro.
Legame storico tra le due capitali del sud, insieme Pil 50%
“Quello tra Napoli e Bari è un legame storico tra due grandi comunità culturalmente e storicamente affini - ha aggiunto Manfredi - . Oggi abbiamo davanti delle sfide importanti, abbiamo la necessità di competere in modo sempre più incisivo e portare avanti la bandiera di un Sud moderno, contemporaneo, competitivo, capace di creare valore, lavoro e crescita economica senza dimenticare la nostra identità, caratterizzata dalla capacità di includere, di accogliere e di avere relazioni forti con i Paesi del Mediterraneo. Questo rapporto stretto tra Napoli e Bari può rappresentare, perciò, una grande opportunità non solo per le nostre città ma per tutta l’Italia".
"E poi vorrei sottolineare la necessità di creare massa critica - ha proseguito il sindaco di Napoli - perché la Campania e la Puglia contano insieme oltre 10 milioni di abitanti, cinque milioni nelle sole due aree metropolitane, e il PIL prodotto da questi due territori è pari quasi al 50% di quello dell’intero Mezzogiorno. Parliamo cioè del vero motore di una parte fondamentale dell’Italia e dell’Europa, in un contesto geopolitico in cui l’Europa deve sempre più interfacciarsi con il bacino del Mediterraneo: in tal senso abbiamo non solo un’opportunità ma anche la responsabilità di essere il ponte reale tra Europa, Balcani e nord Africa, come peraltro è già accaduto nella storia. Noi siamo pronti a raccogliere questa sfida per vincerla insieme" ha concluso Manfredi.