Uscire dal disavanzo senza intervenire sulla riscossione delle tasse e delle multe sarebbe un'utopia per una città come Napoli. Per questo il Comune ha deciso di affidare alla nuova società Obiettivo Valore il compito, che si annuncia già difficilissimo, della riscossione coattiva dei tributi locali e delle multe. Obiettivo: incassare circa 70 milioni di euro all’anno in più dalle tasse non pagate e dalla lotta all’evasione totale. Per un totale di circa 1 miliardo di euro in più di entrate per le casse erariali cittadine.
“Napoli Obiettivo Valore” è una società di scopo in partenariato pubblico-privato, con capofila Municipia – colosso nazionale del settore che fa parte del gruppo Engineering – e il Comune di Napoli, sarà attiva dal 1 maggio, per dieci anni. Il progetto rientra nella strategia del Patto per Napoli che ha garantito trasferimenti a fondo perduto per oltre 1,3 miliardi di euro, per ripianare un debito di 5 miliardi ereditato e un disavanzo di 2,2 miliardi. Una delle condizioni previste dal Patto firmato con Draghi lo scorso anno però è proprio il recupero dei tributi evasi.
A Giugno i primi avvisi ai cittadini per gli anni 2018-2022
I primi avvisi arriveranno a giugno 2023: riguarderanno gli anni 2018-2022, che non sono stati ancora notificati all’Agenzia delle Entrate Riscossioni (ex Equitalia), il precedente gestore. Si partirà dalle scorse annualità divenute definitive che il contribuente non ha pagato o ha pagato parzialmente, come nel caso di rateizzazioni scadute.
Il sindaco: “Non saremo vessatori”
Ma il sindaco Gaetano Manfredi assicura: "Non saremo vessatori, ma i cittadini devono collaborare se si vogliono migliorare i servizi. Quello di oggi rappresenta uno dei passaggi decisivi per il futuro della nostra città, un cambio di passo importante che si muove nel rispetto degli impegni assunti con la firma del Patto per Napoli che stiamo mantenendo. Sarà una svolta per Napoli che ha una delle percentuali di riscossione più basse a livello nazionale: siamo al 27% delle tasse riscosse, con un debito pro capite più alto d'Italia".
Si tratta di un progetto all’avanguardia che prevede anche investimenti importanti sulle piattaforme digitali del Comune delle quali potranno beneficiare non solo gli uffici, che avranno interconnessioni immediate di banche dati, ma anche i cittadini ai quali potremo offrire una rete capillare di canali di contatto con il pubblico e tutta una serie di nuovi servizi digitali.
Droni per covare le case fantasma e lotta agli evasori
La società di progetto Napoli Obiettivo Valore userà le nuove tecnologie come i droni volanti per mappare gli immobili abusivi, e uso del domicilio digitale per le notifiche. La società è presieduta da Luca Bianchi, Direttore SVIMEZ – Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno. Mentre è stato siglato anche un protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza per i controlli.
Previsti investimenti per 13,8 milioni di euro finalizzati, tra l’altro, alla trasformazione delle piattaforme digitali del Comune di back-office, di front-end per abilitare nuovi servizi proattivi di cittadinanza digitale, a fornire strumenti di data analysis a supporto delle decisioni dell’Ente. Ci saranno molto probabilmente anche nuove assunzioni di personale per gli sportelli al pubblico.
Ma come cambierà per il cittadino la riscossione di tasse e multe a Napoli?
Non si parlerà più di cartelle esattoriali da mettere a ruolo, come avveniva prima con l’ex Equitalia, ma di accertamenti esecutivi ovvero ingiunzioni fiscali di pagamento. Il Comune di Napoli invierà il primo avviso ordinario di pagamento. Se non si paga entro 60 giorni, la palla passerà alla Napoli Obiettivo Valore che invierà l’accertamento esecutivo. Se anche a questo non c’è risposta, scatteranno le procedure della riscossione coattiva che cambiano a seconda dell’importo:
Fino a 1.000 euro si parte col sollecito 60 giorni, per passare alla fase cautelare ed esecutiva.
Dai 1.000 ai 10.000 euro c’è il sollecito, poi dopo 30 giorni poi si parte con attività cautelare ed esecutiva.
Sopra i 10mila euro e decorsi 60 giorni dall’accertamento esecutivo e attesi ulteriori 30 giorni si può fare direttamente la fase cautelare esecutiva.
Quali sono le procedure esecutive
Le procedure esecutive, come previste dalla normativa, saranno il fermo amministrativo, il pignoramento presso terzi (stipendio/pensione), il pignoramento conto corrente bancario e il pignoramento immobiliare.
Quali saranno i tempi? “Sulle procedure esecutive – ha spiegato la dirigente dei tributi Paola Sabadin – oggi passano 10 anni tra l’anno di imposta e l’anno in cui si attivano le procedure esecutive. Nel nuovo progetto si arriverà dalla riscossione volontaria all’avviso di accertamento esecutivo in un anno e mezzo e poi alla riscossione coattiva. Una procedura che entrerà a regime entro 3 anni e mezzo”.
Come si potranno contestare gli avvisi
La sede di Napoli Obiettivo Valore sarà al Centro Direzionale, ma ci saranno sportelli in tutte le Municipalità. Da giugno ci saranno anche gli sportelli digitali, come il portale del contribuente, indirizzi pec dedicati e un sistema di ticketing dove il contribuente può aprire una richiesta che viene smistata nel workflow operativo.