Autonomia, Manfredi in aula: "Non è bandiera di partito, serve unità nazionale"

Consiglio monotematico con ampio dibattito a Napoli sul disegno di legge Calderoli

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Napoli.  

"Credo sia necessaria una presa di posizione forte per fare in modo che ci sia un dibattito politico ampio e che il progetto venga profondamente rivisto. La strada da seguire è molto diversa e deve guardare a un riformismo serio". Così  il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nel suo intervento in Consiglio comunale dove oggi si discute del disegno di legge sull'autonomia differenziata.

Su proposta del consigliere Massimo Cilenti (Napoli Libera) è stato osservato un minuto di silenzio per la persona senza fissa dimora morta ieri mattina in Piazza De Nicola.

Sull’autonomia differenziata il Sindaco  ha ricordato come la costituzione preveda l’uguaglianza dei servizi su tutto il territorio nazionale, ma i dati mostrano grandi differenze nella qualità dei servizi pubblici, conseguenza delle sperequazioni nella spesa pubblica, che privilegia di gran lunga il Nord. Secondo il primo cittadino partenopeo, "E' necessario un profondo ripensamento e noi dobbiamo difendere gli interessi della città e lavorare nella consapevolezza che l'autonomia è un valore ma deve essere ben utilizzata. Credo che sia legittimo - ha aggiunto - che le assemblee elettive, gli eletti del Sud difendano gli interessi dei nostri cittadini al di là dell'appartenenza politica".

"Parlare di autonomia significa parlare degli assetti democratici e politici del Paese. Non può essere una bandiera di parte o un argomento elettorale, ma deve essere frutto di una riflessione che guardi con attenzione ai bisogni delle persone e alle opportunità per fare in modo che vengano salvaguardati l'unità nazionale e il principio dell'uguaglianza dei diritti e dei servizi in tutte le parti d'Italia e soprattutto si deve guardare al futuro» ha aggiunto Manfredi sottolineando che «è un tema che richiede grande attenzione dal punto di vista politico e istituzionale». Manfredi ha ricordato che «oggi si parla di politiche europee soprattutto in ambito quali l'energia, lo sviluppo, la difesa dell'ambiente e noi non possiamo immaginare di avere 20 politiche differenziate nelle regioni d'Italia". 

"Il motivo per cui l'Italia ha avuto la maggior quota di risorse del Pnrr è l'abbattimento dei divari perché soltanto così si può aumentare la potenzialità di crescita del Paese e dunque qualsiasi riforma legislativa che invece cristallizzi la situazione attuale o addirittura incrementi il divario è contro l'interesse del Paese e non solo delle parti più deboli» ricordando che «la scarsa competitività del Paese la ridotta capacità di ricchezza sono fortemente legati agli eccessivi divari esistenti".

Manfredi ha poi sottolineato come il disegno di legge del governo escluda dalla devoluzione dei poteri i comuni le istituzioni di prossimità, che dovrebbero essere invece potenziate per assicurare un miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini.

Necessario, ha concluso Manfredi, discutere di una riforma complessiva degli enti locali e di un ripensamento del Titolo V della Costituzione, che, partendo dalla consapevolezza che l’autonomia è un valore, tenga conto degli interessi dei cittadini e che coinvolga tutte le forze del paese, in modo da trovare una sintesi efficace tra le diverse posizioni.