Autonomia: De Luca Bonaccini ed Emiliano fronte comune contro il ddl Calderoli

Oggi alla stazione Marittima il focus durante il congresso regionale della Cgil

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Giannola (Svimez): E' un momento triste per l'Italia

Napoli.  

Fronte comune dei tre governatore regionali del Partito Democratico contro il ddl Calderoli sull'autonomia differenziata. Ieri il primo passaggio in Consiglio dei Ministri del disegno di legge del ministro leghista, accolto fra gli applausi di Salvini e della maggioranza di Governo. 

Il percorso è ancora lungo ma il primo tassello è posto e per la Lega significa ipotecare qualche punto di consenso tra i suoi storici elettori in vista dell'appuntamento con le urne alla Regione Lombardia. 

Per il resto d'Italia "è un giorno triste": queste le parole di . Adriano Giannola, presidente della Svimez, commenta a caldo l'approvazione ieri in consiglio dei ministri della proposta di legge Calderoli. "L'Autonomia differenziata è una cessione di sovranità incredibile. Le Regioni si fanno Stato, l'Italia diventa un gregge di regioni di Europa, non più uno Stato nazionale che guarda al Mediterraneo. E il rischio è che, dopo le proteste, il Sud si unisca a questo disegno. Sarebbe la fine...". 

E oggi da Napoli arriverà il no dei governatori di Campania Puglia ed Emilia Romagna. Vincenzo De Luca, Stefano Bonaccini e Michele Emiliano si confronteranno proprio sul tema dell'autonomia regionale nel corso del focus organizzato dalla Cgil alla Stazione Marittima per il dodicsimo congresso regionale. 

 "Meridiana/Meridione. L'Italia a pezzi: il Mezzogiorno e l'autonomia differenziata" è il tema su cui i tre presidenti dem sono chiamati a discutere insieme a Gianna Fracassi, vicesegretaria generale Cgil, Nicola Ricci, segretario generale Cgil Campania, Simona Brandolini, giornalista del Corriere del Mezzogiorno.

A seguire, la votazione dei delegati al diciannovesimo congresso della Cgil e degli organismi dirigenti e la convocazione dell'assemblea generale per l'elezione del segretario generale.