La sentenza del Consiglio di Stato che ha stabilito la correttezza dell'operato del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca durante l'emergenza covid-19 sul fronte della scuola è stata accolta con soddisfazione dai due sindaci della Penisola Sorrentina che hanno adottato analoghi provvedimenti provocando disappunto e anche qualche denuncia da parte di genitori e associazioni non-dad.
Non è un caso perciò che i due prima cittadini di Sant'Agnello, Piergiorgio Sagristani, e di Meta, Giuseppe Tito hanno scelto di commentare con lo stesso post l'esito della vicenda.
Scrivono i due sindaci: "Chiudere le scuole e attivare la Dad è stata una scelta legittima a tutela della salute pubblica in presenza di numerosi casi di covid. Lo ha stabilito di recente il Consiglio di Stato che ha riconosciuto come corretto l'operato del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca all'epoca contestato e denunciato. Anche la nostra Amministrazione, quando si registrarono numerosi casi nelle scuole, subì denunce e critiche per la scelta di tutelare la salute degli alunni e della comunità con la Dad. Oggi, forse, qualcuno farebbe bene a chiedere scusa".
La dichiarazione unitaria non è passata inosservata a conferma che tra i due sindaci permane un "feeling politico" a prescindere dai diversi orientamenti politici. Entrambi sostenitori del progetto dell'Unione dei Comuni peninsulari Tito e Sagristani potrebbero però ritrovarsi su fronti opposti alle elezioni politiche del prossimo anno se dovessero decidere di candidarsi nei rispettivi schieramenti di riferimento: Sagristani nel centro destra di Giorgia Meloni, Tito nel centro sinistra di Enrico Letta.
Per Sagristani, che nella prossima primavera concluderà il suo secondo decennale da sindaco di Sant'Agnello, la prospettiva di una candidatura potrebbe concretizzarsi se divenisse espressione unitaria delle amministrazioni costiere che da anni, finora invano, perseguono l'obiettivo di eleggere un proprio rappresentante il Parlamento.