Pnrr, risorse e progetti in Campania. De Luca: "Ridurre la burocrazia"

Il governatore è intervenuto al primo Roadshow di Cassa Depositi e Prestiti per il territorio

pnrr risorse e progetti in campania de luca ridurre la burocrazia

In tre anni Cdp ha impegnato risorse per circa 5 miliardi di euro in favore di oltre 12.000 imprese e 300 enti locali

Napoli.  

"Teoricamente il Pnrr destina al Mezzogiorno il 40% delle risorse, ovviamente questa cifra rischia di essere virtuale perché non tiene conto degli investimenti che fanno le grandi aziende pubbliche. In ogni caso una bella sfida, ovviamente la sfida si vince se riusciamo a dotarci di progetti esecutivi e se determiniamo una volta tanto una sburocratizzazione radicale nel nostro Paese, con la spada. Se non facciamo questa operazione il Pnrr non si realizzerà". Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, a margine dell'iniziativa 'Risorse e progetti per la Campania', organizzata a Napoli da Cassa Depositi e prestiti nel Real Bosco di Capodimonte.

L'evento è stata l'occasione per presentare  la partnership con il Museo e Real Bosco di Capodimonte per sostenere l’allestimento di una nuova area espositiva dedicata alle porcellane. Nel corso dell’appuntamento di oggi, che si è tenuto all’interno del Museo, sono intervenuti tra gli altri Sylvain Bellenger, Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte,  Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli e Dario Scannapieco, Amministratore Delegato CDP.

Nell’ultimo triennio CDP ha impegnato nella Regione Campania risorse per circa 5 miliardi di euro in favore di oltre 12.000 imprese e 300 enti locali una rinegoziazione dei mutui per 2,3 miliardi di euro e attività di advisory sui fondi del PNRR per progetti dedicati al trasporto pubblico locale. Queste alcune delle iniziative che Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha realizzato negli ultimi anni a favore del territorio campano. Parte dal Sud, a Napoli, il primo Roadshow di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) che passerà dalle principali città italiane. L’obiettivo degli incontri sarà quello di presentare gli strumenti e i progetti del Gruppo in favore di imprese e Pubblica Amministrazione per affrontare le sfide legate allo sviluppo sostenibile, all’implementazione del PNRR, alla rigenerazione urbana, alla digitalizzazione e migliorare la coesione sociale.

Dopo quello di Napoli, seguiranno altri 11 appuntamenti sul territorio: Ancona, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Firenze, Genova, Palermo, Torino, Venezia e Verona.  

Gli incontri saranno inoltre l’occasione per promuovere il sostegno del Gruppo CDP alle attività culturali, alla formazione e all’inclusione sociale. Nella tappa di Napoli, infatti, è stata annunciata la partnership con il Museo e Real Bosco di Capodimonte, istituzione che vanta, nel panorama nazionale ed europeo, un’area espositiva di oltre 15.000 metri quadri e un patrimonio di circa 47.000 opere di grandi nomi della pittura italiana e internazionale. La Reggia nasce nel 1738 come riserva di caccia di Carlo di Borbone ed è immersa nel Real Bosco, che con un’estensione di 134 ettari è uno dei parchi urbani più grandi d’Italia. Nel dettaglio, grazie a CDP sarà possibile l’allestimento del Cabinet[1] delle Porcellane del Museo, che verrà destinato all’esposizione di una delle più importanti collezioni in Italia, composta da 6.000 porcellane e ceramiche.

Le imprese. CDP, nel triennio 2019-2021, ha svolto un’intensa attività a sostegno di PMI, Mid-Cap e Large Corporate operanti nella Regione Campania: sono infatti state erogate risorse per oltre 1,2 miliardi di euro, di cui 639 milioni nella provincia di Napoli, a sostegno di oltre 12.000 imprese, delle quali più della metà sono napoletane. Inoltre, anche grazie all’attività dell’Ufficio Territoriale di Napoli, negli ultimi tre anni CDP ha finanziato direttamente 140 imprese della Regione con circa 375 milioni di euro. Tra le operazioni più significative si ricorda il programma Garanzia Campania Bond, strumento di finanza alternativa promosso dalla Regione Campania tramite la società in house Sviluppo Campania per finanziare programmi di sviluppo e crescita del tessuto imprenditoriale regionale.

 

Relativamente all’operatività indiretta, nel triennio CDP ha erogato circa 865 milioni di euro tramite intermediari finanziari in favore di 12.356 imprese della Regione.

Venture Capital. L’attività del Gruppo per il territorio campano si estende anche al Venture Capital. In particolare, attraverso la propria attività d’investimento, CDP Venture Capital SGR (CDP Venture Capital) ha già sostenuto oltre 20 startup campane con un impegno complessivo di circa 15 milioni di euro. Nella città di Napoli è già operativo Terra Next, il programma della Rete Nazionale Acceleratori CDP dedicato alle giovani imprese innovative che operano nel settore della bioeconomia, che ha l’obiettivo di accelerare lo sviluppo di 30 startup in 3 anni. L’Università Federico II di Napoli è fra i centri afferenti a RoboIT, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico dedicato alla robotica, che CDP Venture Capital finanzia attraverso il proprio Fondo Technology Transfer per sostenere la nascita di nuove startup ad alto contenuto tecnologico ideate all’interno delle Università e nei Centri di ricerca di eccellenza.

Nei prossimi mesi inoltre CDP Venture Capital lancerà due nuovi poli di trasferimento tecnologico, focalizzati rispettivamente su Lifescience e Agritech, anche in questo caso con una parte importante dedicata alle startup in Campania. Non solo. saranno implementati due nuovi programmi di accelerazione (programmi volti ad accelerare lo sviluppo delle startup in fase early stage) basati in Campania, incluso uno con focus su Digital Health, che potrebbero vedere i primi investimenti già nei prossimi mesi.

Il settore immobiliare. Il Gruppo CDP, attraverso la partecipata CDP Immobiliare Srl, ha promosso il proprio impegno per la rigenerazione del territorio campano, in particolare nella città di Napoli, su immobili sia di proprietà del Gruppo sia di proprietà pubblica (es. Molo San Vincenzo). In particolare, per quest’ultimo progetto, CDP ha sostenuto il Comune e gli altri enti coinvolti nella definizione degli scenari di valorizzazione del Molo San Vincenzo, tramite l’elaborazione di uno studio di pre-fattibilità tecnico-economica che ne consenta la fruizione alla cittadinanza, recuperando le potenzialità commerciali dell’infrastruttura e tutelandone  al contempo la funzione militare.