Napoli, la commissione Csm: Maresca ha diritto di candidarsi

Verso l'archiviazione del procedimento a carico del pm, il via libera entro domani

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Napoli.  

Il pm anticamorra Catello Maresca ha "pieno diritto di candidarsi per competizioni elettorali amministrative in Campania, comprese quelle relative al Sindaco della citta' di Napoli". E i contatti che ha avuto con personalita' politiche, non possono essere ritenuti "illeciti o comunque forieri di pregiudizio all'indipendenza ed all'imparzialita' del magistrato". E' per queste ragioni che la Prima Commissione del Csm a maggioranza, con 4 voti a favore e 2 voti contrari ha chiesto al plenum di archiviare il fascicolo sul magistrato, aperto dopo una segnalazione del Pg di Napoli Luigi Riello per verificare se vi fossero gli estremi per l'avvio di una procedura di trasferimento d'ufficio per incompatibilita'. Secondo la Commissione da questo punto di vista non sono rilevanti nemmeno le "critiche pubbliche" espresse da Maresca nei confronti del presidente della Regione Campania perche' "hanno avuto ad oggetto una determinata tematica (la gestione dell'emergenza sanitaria epidemiologica), estranea alle competenze professionali del dott. Maresca".

La proposta di archiviazione su Maresca, che e' il nome piu' quotato nel centro-destra,e' stata approvata con i voti due togati indipendenti e due laici di riferimento per Lega e Forza Italia.

 

Il diritto di candidarsi a uffici pubblici e a cariche elettive, "di primario rilievo in un ordinamento a base democratica, spetta anche ai magistrati", sottolinea la Commissione. Non solo :manca una norma che "precluda ai magistrati di candidarsi per competizioni di natura amministrativa all'interno del circondario o del distretto nel quale esercitino o abbiano esercitato le proprie funzioni". Anzi l'articolo 60 del decreto legislativo 267 del 2000,lo consente a condizione - ricordano i consiglieri- che i magistrati che si candidano "si dimettano, si trasferiscano o si collochino in aspettativa non retribuita entro il giorno fissato per la presentazione delle candidature".

Quanto ai contatti "di natura privata" di Maresca con rappresentanti di partiti- riferiti da dichiarazioni pubbliche di esponenti politici, a partire da Silvio Berlusconi- sono "condotte attuative di un diritto di natura costituzionale", quello di candidarsi, e per questo "non possono essere di per se' foriere di conseguenze pregiudizievoli" Se bastassero questi contatti per determinare "un'incompatibilita' ambientale del magistrato", si determinerebbe "un disincentivo fattuale talmente forte da far diventare meramente teorico" il diritto di elettorato passivo. Il piatto della bilancia pende dalla parte del pm npoletano anche per un'altra ragione. "Per quanto risulta, il dott. Maresca non ha mai dichiarato pubblicamente di essere candidato ne' ha mai svolto tipica e manifesta attivita' da campagna elettorale (comizi, creazione di un apposito sito internet, partecipazione a manifestazioni partitiche o comunque politiche)".

Il voto è previsto per domani. A questo punto, non appena arriverà il via libera, è probabile che il pm decida di sciogliere la riserva con buona pace di Salvini e Berlusconi che sperano di conquistare la terza città d'italia.