Guangi: non potevamo dare un commissario alla città

Il consigliere comunale di Forza Italia spiega la sua scelta sul bilancio

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Napoli.  

Salvatore Guangi, consigliere comunale a Napoli per Forza Italia, prova a motivare la sua scelta di aver evitato la fine anticipata dell’esperienza di de Magistris a Palazzo San Giacomo. Questa notte infatti è stata fondamentale la sua assenza al momento del voto che ha visto approvare il bilancio per un solo voto di scarto. 

"Io continuo a stare all'opposizione di de Magistris - assicura Guangi - ma lavoro nell'interesse della città e dei cittadini. Parlo degli lsu, del contratto della polizia locale da rinnovare, delle assunzioni in una città che ha una disoccupazione altissima e che ha bisogno di ossigeno, non di essere consegnata a un commissario prefettizio. Questa è la mia posizione personale. Una parte di Forza Italia - spiega Guangi - era favorevole al sostegno a de Magistris, non a lui specificamente ma al sostegno alla città, perché un commissario avrebbe bloccato tutto. Ci sono momenti in cui bisogna fare opposizione dura, ricordo che otto mesi fa abbiamo presentato una mozione di sfiducia all'amministrazione e le altre opposizioni non ci hanno seguito. Abbiamo lavorato davvero per mandare a casa il sindaco, io proposi di portare 21 firme dal notaio ma non trovai seguito, perché volevano far cadere tutte le responsabilità sulla città e non prendersele loro. Molti di quelli che sono nei banchi dell'opposizione - dice - non volevano andare a casa e far cadere il consiglio, ma nessuno ha avuto il coraggio di dire che volevano salvare la città. Mi riferisco anche a quelli del Pd. Io mi prendo le mie responsabilità nei confronti della città e di nessun altro".