De Magistris: Ieri sera ha vinto il contagio della felicità

Dopo le polemiche sugli assembramenti il sindaco di Napoli difende la piazza dei tifosi in festa

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Napoli.  

Il sindaco di Napoli difende i festeggiamenti che ieri sera hanno riempito le piazze della città per la vittoria della Coppa Italia da parte della squadra di Gattuso. 

 ''Ieri sera ha vinto il contagio della felicità” ha detto il primo cittadino partenopeo in risposta anche all’attacco che stamattina aveva lanciato il leader leghista Salvini. 

Poi il sindaco si è espresso sulla situazione finanziaria dei comuni e sul rapporto che questi hanno avuto con il governo nazionale.

“Dal Governo siamo stati ascoltati - ha detto de Magistris - l'ascolto è sempre molto bello, il dialogo c'è ed è corretto ma alle promesse e agli impegni devono seguire i fatti. I Comuni hanno bisogno di soldi e di poteri perché ancora oggi sono le Regioni a decidere come si amministra una città. Le sentinelle del territorio, come lo stesso presidente Conte ha definito i sindaci, sono rimaste senza soldi, senza poteri ma solo con le responsabilità che ci prendiamo a prescindere perché amiamo le nostre città ma così la guerra si perde e si perde anche la coesione sociale. I sindaci hanno chiesto risorse perché non incassano più nulla". 

Secondo quanto riferito da de Magistris, da gennaio 2020 a oggi il Comune di Napoli ha perso 350 milioni di euro a fronte dei quali ha ricevuto dal Governo 13 milioni. "Se le cose restano così mi chiedo come potranno città come Napoli, Milano, Firenze, Palermo e altre garantire il trasporto pubblico, la raccolta dei rifiuti, l'illuminazione pubblica. Se si arriva a settembre mi domando come si pensa di far ripartire il Paese".

Sulla corruzione de Magistris si è detto sicuro che è necessario “semplificare. Qui qualcuno pensa che la corruzione si sconfigge mettendo regole e burocrazia, invece è esattamente il contrario. Ci vorrebbe molta semplicità, ma non lo faranno. Ci auguriamo che almeno il decreto Semplificazioni ridia la centralità ai sindaci e che ci dia la possibilità di governare le nostre città. Altrimenti sono parole al vento. I soldi arrivano con ritardo perché dall'Europa vanno al Governo, poi alle Regioni e infine ai Comuni che sono gli ultimi", ha aggiunto lanciando poi un invito: "Affidate ai sindaci il potere di spesa immediato, soprattutto a quelli delle grandi aree metropolitane dove c'è gran parte del Pil del nostro Paese. L'Europa è d'accordo. Dateci questa possibilità, perché noi sindaci abbiamo la responsabilità e non ci mettiamo paura dell'abuso d'ufficio e della Corte dei conti''.