Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, è proccupato dal “liberi tutti” che rischia di vanificare il grande sacrificio dei cittadini fatto in questi mesi di quarantena.
"A Napoli abbiamo intuito sin dall'inizio che cosa era questo virus - ha detto il primo cittadino partenopeo - Con un'ordinanza chiudemmo scuole e cantieri prima che lo decidesse il Governo. Nella fase 1 le persone sono state esemplari. Ho la sensazione che la fase 2 e la fase 3 vengano vissuti da una buona fetta di italiani come un 'liberi tutti' e questo può essere un grave errore. Il problema non si risolve con il chiudere una strada piuttosto che un'altra. Ci vuole un grande senso di responsabilità. A Napoli fino a questo momento c'è stato. Mi auguro che le persone capiscano che ci vuole poco per tornare indietro. Tenere due mesi le persone in casa, anche giovanissime, è stata una grande prova di orgoglio del popolo italiano. È chiaro che dopo due mesi che i ragazzi si vedono te lo puoi aspettare che abbassino la mascherina. Ora - aggiunge de Magistris - dobbiamo far capire a tutti che dipende molto dalle persone. Non è che si può mettere un poliziotto o un carabiniere ad ogni angolo. C'è da far comprendere che l'epidemia c'è ancora, che il rischio di tornare indietro è concreto, che stiamo in una pandemia economica e sociale e che nessuno vuole ritornare in casa. Speriamo che passi questo messaggio con senso di responsabilità di tutti. A Napoli c'è stato un senso di disciplina, di responsabilità, di maturità che non mi ha meravigliato ma non era scontato".
De Magistris ha anche commentato l’inizio del dialogo con il presidente Vincenzo De Luca.
“Io trovo assolutamente normale - ha detto l’ex-pm - che un sindaco interloquisca con il presidente della Regione. In questi anni è stato difficile, non per mia volontà. Ho voluto chiamarlo perché il momento è talmente difficile, mettendo da una parte una serie di cose che sono accadute. Lui mi ha risposto e ci incontreremo nelle prossime ore perché credo che la città di Napoli e la Regione debbano interloquire sul piano istituzionale anche perché il Governo finora ha di fatto abbandonato i sindaci, Cercheremo di fare un dialogo istituzionale nell'interesse delle nostre comunità. Quando c'è dialogo e quando si decidono insieme le cose e c'è rispetto, al di là delle differenze politiche che sono enormi, qualche risultato arriva sempre. Io sono convinto che sarà un incontro fruttuoso”.