Le belle ragazze toniche con i leggings che riconciliano con la natura, i cinghialoni con i pantaloni alla zuava, e poi le bestie senza mascherine, il lessico deluchiano piace e nello stesso tempo imbarazza, fa sorridere molti ma qualcuno storce il naso e dopo le ultime sortite televisive diventa anche terreno di scontro politico al punto che le consigliere regionali di Forza Italia Flora Beneduce, Maria Grazia Di Scala e Monica Paolino sostengono che il governatore della Campania alimenti una cultura patriarcale e sessista.
“Pensavamo e speravamo che dopo le sue sgradevoli sortite su Bindi, Raggi, Grillo o Ciarambino, De Luca avesse archiviato un certo modo nauseante di rivolgersi all'universo femminile, ma tant'e'", aggiungono le tre donne di Forza Italia che hanno invitato anche altre colleghe a “ribellarsi” .
Da qui la risposta di Armida Filippelli, vice segretario del Partito Democratico in Campania.
"Leggo il comunicato delle consigliere regionali di Forza Italia e resto esterrefatta, perché lamentano il silenzio delle consigliere regionali del Pd su alcune espressioni del Presidente De Luca, mentre loro si stanno impegnando a promuovere la cultura "che le ha viste protagoniste nella battaglia per i diritti delle donne". Mi viene da pensare all'evangelico vedere il fuscello nell'occhio degli altri, non badando alla trave che li acceca!"
" Noi donne del Pd - ricorda Filippelli - e la sottoscritta, pur in un momento in cui De Luca è impegnato, con sacrificio personale, senza risparmiare le forze, in una difficilissima battaglia per tenere sotto controllo la pandemia, riuscendo con successo a salvare migliaia di vite della popolazione più fragile, abbiamo già posto, pubblicamente, nei giorni scorsi il problema di evitare intemperanze verbali. Ciò non toglie che conosciamo bene e sottolineiamo la cultura e la correttezza dei comportamenti personali e politici di De Luca, che non sono mai venuti meno alle nostre aspettative e quelle delle donne. E proprio per questo abbiamo invece posto a De Luca il problema, quello sì, legato alla tutela dei diritti delle donne, di renderci protagoniste e di ripartire nella fase 2 con il decisivo apporto femminile".
"E poi - conclude Filippellli - perché solo ora si ricordano della dignità delle donne? Durante il ventennio berlusconiano, che ha fatto precipitare le donne nel momento più triste della storia delle loro conquiste di genere, non abbiamo sentito da loro levarsi nessuna voce di indignazione. Eppure abbiamo registrato lo sconcerto della stampa internazionale e dei governanti europei per le barzellette volgarissime, gli atteggiamenti indecenti, le cene pseudo eleganti dove Berlusconi riceveva escort e nipotine di Mubarak, partecipava ai compleanni di ragazze che ospitava nelle sue ville. Perfino la moglie denunciò che le fanciulle gli venivano offerte come al drago delle favole, ma nessuna donna di destra, in quel periodo, tra amministratrici e consigliere regionali ha mai osato contrastare il satrapo, padrone e signore di Forza Italia" conclude la Filippelli.