Napoli: viceministro Saleri visita i bipiani di Ponticelli

Negli edifici allestiti per gli sfollati del sisma 80 tra il degrado e l’abbandono

napoli viceministro saleri visita i bipiani di ponticelli
Napoli.  

Il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri si è recato a Ponticelli per un sopralluogo presso i “bipiani”, edifici allestiti dopo il sisma del 1980 per gli sfollate  che oggi versano in condizioni fatiscenti, tra amianto, abusivi e allacci illegali. 

Ad oggi ci abitano circa 400 cittadini e dopo le interrogazioni della senatrice del M5s, Silvana Giannuzzi, Il viceministro ha deciso di fare un sopralluogo. 

Sileri è stato accompagnato dalla stessa Giannuzzi e dall'altro senatore pentastellato Vincenzo Presutto, oltre che dal consigliere comunale Marta Matano, dal capogruppo in Consiglio regionale Valeria Ciarambino e dal candidato M5s alle suppletive per il collegio Campania 7 al Senato, Luigi Napolitano. 

Il viceministro ha incontrato i residenti del rione De Gasperi ed è entrato in uno dei container per verificare quanto denunciato dalla senatrice Giannuzzi.

La spetterebbe alla Napoli Servizi S.p.a., società partecipata al 100% dal Comune. Gli abitanti denunciano in particolare l'assenza di regolari allacci elettrici, idrici e fognari e lo stato di degrado di alcuni tetti e pareti che contengono amianto, con il rischio che le fibre entrino direttamente a contatto con le persone. 

“Dopo le interrogazioni volevo venire a vedere di persona - dice Sileri - adesso interagirò con i vari attori, dal sindaco al presidente della Regione, per individuare un percorso risolutivo una volta per tutte. Non prometto nulla, cerchiamo di dare risposte concrete". 

Giannuzzi definisce il bipiani una vera e propria "favela. La situazione di degrado in cui vivono queste persone non è verosimile nel 2020 sono fiduciosa che il Governo possa interloquire quanto più efficacemente possibile con un'amministrazione locale che ha dimostrato finora di essere assolutamente indifferente". Presutto ha sottolineato che "non ci sono attenuanti e se oggi il sindaco non interviene, dopo sette anni, ha una grandissima responsabilità morale e politica della quale dovrà risponderne, come anche l'Asl. È una vergogna nazionale, pretenderemo che si ridia dignità a persone che meritano di vivere in una condizione salubre".