Un altro flop delle Sardine, questa volta a Scampia

Una trentina di attivisti mentre la sinistra di base organizza un corteo autonomo di 150 persone

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Napoli.  

Siamo già al secondo flop delle Sardine napoletane. Oggi gli attivisti si erano convocati per ritrovarsi a Scampia, davanti alla stazione della Metro 1 di Piscinola-Scampia. Il flash mob era stato organizzato, in origne come contromanifestazione ad un incontro che la Lega aveva organizzato per la campagna elettorale del candidato alle suppletive del centrodestra Salvatore Guanci. La manifestazione della Lega è saltata, le sardine invece si sono incontrate lo stesso. A conti fatti gli attivisti erano una trentina tra i quali padre Alex Zanotelli e due operai della Whirlpool. 

A 300 metri circa di distanza si erano invece convocati i militanti delle varie associazione del quartiere che hanno voluto segnare la differenza con le Sardine, viste da chi opera tutti i giorni in questo quartiere, come un corpo estraneo che cerca solo visibilità mediatica. Ad organizzare questa contromanifestazione alla contromanifestazione i comitati degli abitanti delle Vele, di Cantiere 167 e di altre formazioni della sinistra del quartiere, circa 150 persone, che poi sono partiti in corteo. 

"Non abbiamo nessun accordo con le Sardine - ha detto ai giornalisti Patrizia Mincione , di "Cantiere 167" - loro non ci sono nel quartiere".

Le Sardine hanno anche provato a incontrare i militanti delle altre associazioni, recandosi alla sede del "Comitato Vele" ma non sono riuscite ad incrocare il corte.  "Probabilmente abbiamo scelto una modalità di comunicazione sbagliata - ha detto Bruno Martirani, delle Sardine di Napoli - ritorneremo a Scampia per incontrare le associazioni del territorio prima della manifestazione di marzo".

Le Sardine, soprattuto a Napoli, dimostrano di essere un movimento forse solo social e se riescono a creare la viralità esistono, altrimenti nei quartieri, sui territori, nella realtà quotidiana delle persone non esistono, non ci sono, non incidono e non sono riconosciuti.